Commento di Fabio Rossi
Artista:
Drop On Glass
Album: Light
as a Feather
Genere: Post Rock
Anno: 2021
Casa discografica: WormHoleDeath
Tracklist
1. Taste
of Hope
2. My Desires Fault
3. Like You
4. Without
5. Defeat
6. Isole
7. Missed Dreams
8. The Maximum Sentence
9. Black and White
Line Up
Lorenzo Carlini (voce, chitarra, basso, tastiere,
orchestrazioni, batteria)
Una musica algida, plumbea, intrisa
di atmosfere dark e shoegaze è questo il percorso artistico intrapreso dal
romano Lorenzo Carlini, vero e proprio
one man band dei suoi Drop On Glass.
Lorenzo non è un neofita vantando
collaborazioni di livello con i Black Therapy, gli Invernoir e, come session
musician, gli Shores of Null, ma in Light as a Feather, raffinato album d’esordio
dei Drop On Glass, l’ascoltatore approccerà a un songwriting differente.
È palese che Carlini avesse da tempo
le idee chiare, quando già nel lontano 2016 intendeva dare corpo a un progetto
solista in grado di esprimere la sua celata propensione a un post rock dai
contorni morbosamente melanconici. Siamo, dunque, distanti dall’heavy metal e
catapultati in un caleidoscopio sonoro strutturalmente semplice e, al contempo,
ammaliatore.
Lo scenario è fosco, depressivo, non c'è
spazio per l’ottimismo, eppure le composizioni ti avviluppano nelle loro spire
evidenziando in taluni frangenti una vena compositiva dell’autore davvero
encomiabile.
Anticipato dapprima dal singolo autoprodotto Without/The Maximum Sentence (2018) e poi da My Desires Fault e Taste of Hope, entrambi del 2021, Light as a Feather include nove brani in cui a spiccare è la voce eterea, talvolta rarefatta, di Lorenzo che reputo uno degli aspetti prominenti di questo disco. La sua affascinante ugola ben s’innesta nella ritmica incalzante di Taste Of Hope, nell’umbratile My Desires Fault, che sembra estrapolata da un album degli Anathema, nel dream rock soffuso ed evocativo di Like You, la migliore del lotto in cui primeggia un eccellente lavoro alla sei corde, nell’ossessivo refrain di Without, nel post punk di Defeat, nell’introspettiva e intensa Missed Dreams, nel solare (sì, avete letto bene) andamento di The Maximum Sentence e nel decadentismo della conclusiva Black And White in cui il vocalism è facilmente associabile a quello di Robert Smith dei The Cure.
Isole, invece, è una traccia
strumentale incantevole nel suo incedere.
Un album che rievoca le foglie che cadono in autunno, il mare d’inverno, la solitudine di un eremita, il pianto di una donna, l’angoscia che ti avviluppa senza un’apparente causa… sensazioni… le mie… di chi, malato di romanticismo, è capace di emozionarsi ancora. Light as a Feather probabilmente passerà inosservato qui in Italia, in questo senso sembra un prodotto maggiormente fruibile nel mercato estero dove Carlini dovrebbe puntare con risolutezza. Da noi provarci con un genere simile è tempo perso, purtroppo.
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