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lunedì 12 dicembre 2022

Un ricordo di Tracy Hitchings, di Alberto Sgarlato


Un ricordo di Tracy Hitchings 

di Alberto Sgarlato


Il 10 dicembre è stata diramata ufficialmente la notizia del decesso della cantante Tracy Hitchings, dopo un grave male che aveva già sconfitto una volta. Per gli amanti di quel genere spesso chiamato NWOBPR (New Wave Of British Prog-Rock) o più brevemente NBPR (New British Prog-Rock) questo nome significa tantissimo.

Facciamo un po’ di storia: nei primi anni ‘80 gli “orfani” e i “delusi” nei confronti di band come Genesis, Yes, ELP, Gentle Giant (alcuni di questi gruppi temporaneamente disciolti, altri trasformatisi in qualcosa di diverso) trovano nuovo entusiasmo in un manipolo di band britanniche che riportano in auge il genere, dapprima nei festival e poi, in alcuni casi, persino in classifica. I nomi di traino sono quelli di Marillion, IQ, Pallas, Pendragon, Twelfth Night, ai quali seguono band più “sotterranee” ma estremamente valide.

Tracy Hitchings si impone nella “seconda ondata” di questi gruppi, quella che prolifera nella seconda metà degli ‘80. La cantante, infatti, debutta nel 1989 con i Quasar e il loro album “The Loreli”. Ma la consacrazione a “Sacerdotessa del new prog” avviene l’anno successivo negli Strangers on a train, con i quali pubblica due album tra il 1990 e il 1993. In questo caso il sound, rispetto al rock progressivo, è più vicino a certe rarefazioni impalpabili della new-age, essendo un progetto a soli tre elementi, con Tracy alla voce, il chitarrista Karl Groom e il tastierista Clive Nolan. E sarà proprio Nolan a diventare, negli anni, uno dei nomi di riferimento della scena neoprogressiva britannica e a volere accanto a sé Tracy in molteplici progetti.

Oltre a pubblicare materiale a proprio nome, Hitchings potrà vantare numerose illustri collaborazioni, tra cui quella con il polistrumentista austriaco Gandalf.

Ma è probabilmente nei Landmarq che il talento di Tracy raggiunge la sua massima espressione; l’ex batterista dei Quasar Dave Wagstaffe la vuole accanto a sé anche in quest’altra band e lei si trova a sostenere una duplice sfida: quella di amalgamarsi con il sound di un gruppo inizialmente concepito per voce maschile e quella di sostituire un altro “gigante” del new-prog come Damian Wilson (ora frontman degli Arena, ma collaboratore anche di Threshold, Ayreon e Headspace con Adam Wakeman, uno dei figli di Rick).

Il connubio Hitchings-Landmarq è grandioso, l’amalgama è perfetto, la carica è esplosiva soprattutto in sede live, come testimonia in modo particolare il DVD ufficiale “Turbulence”, registrato in Polonia nel 2006.

E infatti sono proprio i compagni di band dei Landmarq a rendere nota per primi sui social la notizia della dipartita della ex-cantante.

Scrivono: “È con grande dolore e tristezza che dobbiamo comunicare che, dopo una lunga malattia, la nostra grande amica Tracy Hitchings è deceduta. Come potete immaginare, siamo tutti sotto shock e inviamo le nostre sincere condoglianze al marito Peter, alle sorelle Dee e Julie e a tutti i familiari e amici di Tracy. Era un talento straordinario e una bellissima persona. Elemento estremamente apprezzato dei Landmarq per più di 20 anni, ha contribuito in modo unico e significativo alla band, come cantante e autrice di testi. Lascia una fantastica eredità di canzoni che ovviamente continueranno a vivere. La forza di Tracy era soprattutto la sua voce. Cantante straordinaria, ha ricevuto numerosi riconoscimenti e premi nel corso degli anni, tra cui due volte il titolo di "Best Female Vocalist" nel sondaggio internazionale della rivista britannica Classic Rock Society (1995 e 1998)”.

Anche Mike Stobbie, storico tastierista di varie formazioni new-prog e oggi soprattutto apprezzato autore di colonne sonore, ricorda in modo accorato Tracy Hitchings, con la quale aveva collaborato: “Sono davvero triste nel sapere che Tracy ci ha lasciati così giovane. Meravigliosa persona, amica, cantante, autrice. Mi mancherà la tua energia e non ti dimenticherò”.

Ma le parole forse più intense, più struggenti, arrivano dal sodale di una vita, Clive Nolan. Con un lunghissimo post su Facebook il tastierista fonde, come è nel suo tipico stile, momenti lieti e momenti tristi, arguta ironia e malinconia, in un quadro dolceamaro. Ne estrapoliamo e traduciamo solo alcuni passaggi:

Tracy Tracy Tracy! Non so da dove cominciare, è uno shock.
Il nostro lavoro insieme sui due album degli Strangers on a train è stato il fondamento stesso della mia carriera... le settimane trascorse a registrare il primo in Olanda, quando condividevo una casa in affitto con Tracy e Karl Groom. Non è stata la più facile delle sessioni di registrazione, ma abbiamo riso per tutto il tempo. Da quel momento in poi siamo stati amici per la pelle.

Per molti anni abbiamo cucinato insieme a Natale… e ho imparato molto da Tracy, la chef, in particolare a non darle il vino troppo presto.

Ho anche scritto l'album solista di Tracy e lei ha amato le canzoni che abbiamo registrato - ancora una volta che divertimento - ancora una volta che voce! Ci sono diverse canzoni di quell'album che ascolto ancora regolarmente (e questo è raro!).

Abbiamo fatto molti concerti insieme, spesso in duo (questo è stato forse il precursore di tutti gli "house gigs" che faccio ora) e il pubblico la adorava. (...)
Ci siamo sentiti molto meno quando si è trasferita in Australia, ma avevo appena iniziato a parlarle di registrare per un nuovo progetto che stavo considerando, ma questo non accadrà mai.

Tracy Hitchings è intessuta nel tessuto stesso della mia vita e perderla mi ha strappato un grumo di dolore - posso solo inviare le mie più sentite condoglianze al marito Peter e a tutta la famiglia di Tracy.

Mia cara Tracy, non mi è mai passato per la testa che un giorno non avrei cucinato un altro pasto epico con te o registrato altre grandi voci. Riposa in pace. O meglio ancora... torna!






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