Un
ricordo di Tracy Hitchings
di
Alberto Sgarlato
Il 10 dicembre è stata
diramata ufficialmente la notizia del decesso della cantante Tracy Hitchings, dopo un grave male che aveva già
sconfitto una volta. Per gli amanti di quel genere spesso chiamato NWOBPR (New
Wave Of British Prog-Rock) o più brevemente NBPR (New British Prog-Rock) questo
nome significa tantissimo.
Facciamo un po’ di storia: nei
primi anni ‘80 gli “orfani” e i “delusi” nei confronti di band come Genesis,
Yes, ELP, Gentle Giant (alcuni di questi gruppi temporaneamente disciolti,
altri trasformatisi in qualcosa di diverso) trovano nuovo entusiasmo in un
manipolo di band britanniche che riportano in auge il genere, dapprima nei
festival e poi, in alcuni casi, persino in classifica. I nomi di traino sono
quelli di Marillion, IQ, Pallas, Pendragon, Twelfth Night, ai quali seguono
band più “sotterranee” ma estremamente valide.
Tracy Hitchings si impone nella
“seconda ondata” di questi gruppi, quella che prolifera nella seconda metà
degli ‘80. La cantante, infatti, debutta nel 1989 con i Quasar e il loro album
“The Loreli”. Ma la consacrazione a “Sacerdotessa del new prog” avviene l’anno
successivo negli Strangers on a train, con i quali pubblica due album tra il
1990 e il 1993. In questo caso il sound, rispetto al rock progressivo, è più
vicino a certe rarefazioni impalpabili della new-age, essendo un progetto a
soli tre elementi, con Tracy alla voce, il chitarrista Karl Groom e il
tastierista Clive Nolan. E sarà proprio Nolan a diventare, negli anni, uno dei
nomi di riferimento della scena neoprogressiva britannica e a volere accanto a
sé Tracy in molteplici progetti.
Oltre a pubblicare materiale a
proprio nome, Hitchings potrà vantare numerose illustri collaborazioni, tra cui
quella con il polistrumentista austriaco Gandalf.
Ma è probabilmente nei Landmarq
che il talento di Tracy raggiunge la sua massima espressione; l’ex batterista
dei Quasar Dave Wagstaffe la vuole accanto a sé anche in quest’altra band e lei
si trova a sostenere una duplice sfida: quella di amalgamarsi con il sound di
un gruppo inizialmente concepito per voce maschile e quella di sostituire un
altro “gigante” del new-prog come Damian Wilson (ora frontman degli Arena, ma
collaboratore anche di Threshold, Ayreon e Headspace con Adam Wakeman, uno dei
figli di Rick).
Il connubio Hitchings-Landmarq è
grandioso, l’amalgama è perfetto, la carica è esplosiva soprattutto in sede
live, come testimonia in modo particolare il DVD ufficiale “Turbulence”,
registrato in Polonia nel 2006.
E infatti sono proprio i compagni
di band dei Landmarq a rendere nota per primi sui social la notizia della
dipartita della ex-cantante.
Scrivono: “È con grande dolore e tristezza che dobbiamo comunicare che, dopo una lunga malattia, la nostra grande amica Tracy Hitchings è deceduta. Come potete immaginare, siamo tutti sotto shock e inviamo le nostre sincere condoglianze al marito Peter, alle sorelle Dee e Julie e a tutti i familiari e amici di Tracy. Era un talento straordinario e una bellissima persona. Elemento estremamente apprezzato dei Landmarq per più di 20 anni, ha contribuito in modo unico e significativo alla band, come cantante e autrice di testi. Lascia una fantastica eredità di canzoni che ovviamente continueranno a vivere. La forza di Tracy era soprattutto la sua voce. Cantante straordinaria, ha ricevuto numerosi riconoscimenti e premi nel corso degli anni, tra cui due volte il titolo di "Best Female Vocalist" nel sondaggio internazionale della rivista britannica Classic Rock Society (1995 e 1998)”.
Anche Mike Stobbie, storico
tastierista di varie formazioni new-prog e oggi soprattutto apprezzato autore
di colonne sonore, ricorda in modo accorato Tracy Hitchings, con la quale aveva
collaborato: “Sono davvero triste nel sapere che Tracy ci ha lasciati così
giovane. Meravigliosa persona, amica, cantante, autrice. Mi mancherà la tua
energia e non ti dimenticherò”.
Ma le parole forse più intense, più struggenti, arrivano dal sodale di una vita, Clive Nolan. Con un lunghissimo post su Facebook il tastierista fonde, come è nel suo tipico stile, momenti lieti e momenti tristi, arguta ironia e malinconia, in un quadro dolceamaro. Ne estrapoliamo e traduciamo solo alcuni passaggi:
“Tracy Tracy Tracy! Non so da
dove cominciare, è uno shock.
Il nostro lavoro insieme sui due album degli Strangers on a train è stato il
fondamento stesso della mia carriera... le settimane trascorse a registrare il
primo in Olanda, quando condividevo una casa in affitto con Tracy e Karl Groom.
Non è stata la più facile delle sessioni di registrazione, ma abbiamo riso per
tutto il tempo. Da quel momento in poi siamo stati amici per la pelle.
Per molti anni abbiamo cucinato insieme a Natale… e ho imparato molto da
Tracy, la chef, in particolare a non darle il vino troppo presto.
Ho anche scritto l'album solista
di Tracy e lei ha amato le canzoni che abbiamo registrato - ancora una volta
che divertimento - ancora una volta che voce! Ci sono diverse canzoni di
quell'album che ascolto ancora regolarmente (e questo è raro!).
Abbiamo fatto molti concerti
insieme, spesso in duo (questo è stato forse il precursore di tutti gli
"house gigs" che faccio ora) e il pubblico la adorava. (...)
Ci siamo sentiti molto meno quando si è trasferita in Australia, ma avevo
appena iniziato a parlarle di registrare per un nuovo progetto che stavo
considerando, ma questo non accadrà mai.
Tracy Hitchings è intessuta nel
tessuto stesso della mia vita e perderla mi ha strappato un grumo di dolore -
posso solo inviare le mie più sentite condoglianze al marito Peter e a tutta la
famiglia di Tracy.
Mia cara Tracy, non mi è mai passato per la testa che un giorno non avrei cucinato un altro pasto epico con te o registrato altre grandi voci. Riposa in pace. O meglio ancora... torna!”
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