La diramazione del web magazine MAT2020, per una nuova informazione musicale quotidiana
giovedì 31 ottobre 2024
"Led zeppelin II" nell'ottobre 1969
mercoledì 30 ottobre 2024
Francesco Ragusa, ConTra(d)dizione
Francesco Ragusa,
ConTra(d)dizione
L’uso combinato di elettronica e sonorità mediterranee
(con il ricorrente impiego delle percussioni) fa di “ConTra(d)dizione”,
esordio dell’agrigentino Francesco Ragusa,
firmato La Stanza Nascosta Records, un lavoro insolito e meritevole di
attenzione. Sembra scorrere, citando Ragusa, tra biddrizzi e patimentu (“Terra
mia”), la narrazione (vestita di world-beat) delle geografie mutevoli di
un’isola meticcia, non solo celebrata ma analizzata nelle sue intrinseche
ambiguità. Elemento etnico e popular music vanno a braccetto, in un
album che unisce in modo schietto tradizione e contemporaneità, luci e ombre,
senza mai scivolare in una rappresentazione stereotipata.
Da vedere la clip del singolo di lancio dell’album,
“Sicilia mia” (riprese di Giuseppe
Bennica e Federico Dalli Cardillo, regia e editing di
Giuseppe Bennica), nella quale spiccano le bianche scogliere di marna della Scala
dei Turchi, uno tra gli scenari naturali più suggestivi e amati dello Stivale.
Compie gli anni Fabio Pignatelli
“Nel 1971 andai a vedere i Jethro
Tull a Roma, fu il primo concerto della mia vita, rimasi scioccato
dall’introduzione di chitarra acustica di Ian Anderson, il brano era My God,
tratto dall’album “Aqualung”. Quell’arpeggio indimenticabile mi tornò in mente
per il riff di “Profondo Rosso”, nella cantina a casa di Claudio Simonetti”.
(Fabio Pignatelli)
Compie gli anni oggi, 30 ottobre,
Fabio Pignatelli, bassista, compositore, produttore...
Deve la sua popolarità ai Goblin di "Profondo Rosso".
Da anni colonna portante della band di Antonello Venditti e musicista molto richiesto in sala di incisione, ha suonato con Claudio Baglioni, Nada, Goran Kuzminiac, Giorgia, Enzo Carella...
Wazza
FABIO PIGNATELLI
Nato a Roma nel '53 si è subito specializzato in basso, chitarra, arrangiamenti e programmazione di tastiere e computers. Entrato a far parte dei Goblin dopo i Cherry Five, ovvero l'anticamera dei Folletti, formati nel '74 da Claudio Simonetti, Carlo Bordini, Massimo Morante e Tony Tartarini, artefici di uno degli album più rappresentativi dell'era progressive tanto in voga negli anni '70.
Come dice Agostino Marangolo in uno dei loro celebri concerti live, è lui l'inventore del famoso arpeggio iniziale di Profondo Rosso che riempi le casse della Cinevox... In Suspiria, l'anno dopo, una vera rivoluzione per le caratteristiche dei Goblin e per questo l'album più amato dai singoli componenti, Pignatelli si appropriò di alcune percussioni africane tra cui il Tabla indiano per la celebre title track del film.
Nel '78, inoltre, sono stati adattati alcuni brani originali del gruppo da Stelvio Cipriani per la colonna sonora Solamente Nero di Antonio Bido. Il suono del suo basso inconfondibile, lo troveremo in tutte le produzioni dei Goblin, anche quelle meno conosciute, mentre in colonne sonore come La Chiesa, Nonhosonno e l'ultimo Back to the Goblin, che è stato realizzato proprio nel suo studio a Roma (Pignatelli Studio) ci ha deliziato molto con i suoi lavori alle tastiere.
Ovviamente ha altre attività anche al di fuori dei Goblin; la più importante è la lunga collaborazione con Antonello Venditti dal vivo, ma non solo; ultimamente con degli ex Goblin, come Marco Rinalduzzi e Derek Wilson con cui realizzò Volo, ha formato una cover band i Beatles for sale in cui omaggiano il quartetto di Liverpool.
Attualmente è il bassista dei Goblin Rebirth.
martedì 29 ottobre 2024
Nel ricordo di Duane Allman
Nasceva il 29 ottobre 1933 Tony Stratton-Smith
Nasceva il 29 ottobre 1933 Tony Stratton-Smith, manager imprenditore,
produttore, fondatore dell’etichetta musicale “Charisma Records”, vera fucina
di talenti.
Da giornalista sportivo si trasforma
in vero e proprio “talent scout”.
Grazie a lui Genesis, Van der Graaf Generator, Audience, Lindisfarne, Atomic Rooster e molte altre band sono entrate nella storia.
Morì di cancro al pancreas nel marzo del 1987.
Per non dimenticare…
Wazza
Jethro Tull in Paris in October 1969
October is the Parisian month, for Jethro Tull...
On October 12, 1969 they are in concert at the Olympia, they will return on the 31st of the same month for some participations in various TV shows.
Of all a Pop...
Wazza
november 1969.
lunedì 28 ottobre 2024
Banco del Mutuo Soccorso-"NUDO"
A fine settembre/inizi ottobre del 1997, il Banco del Mutuo Soccorso finiva di registrare l’album “Nudo”, doppio CD, una parte in studio, con la “suite” inedita Nudo, la seconda live, la maggior parte dei brani registrati dal vivo a Tokio nel maggio dello stesso anno.
Di tutto un Pop…
Wazza
Un doppio CD, il primo in studio e il
secondo dal vivo. Il CD in studio era aperto da un brano inedito, una suite in
tre movimenti che dà il titolo al disco: "Nudo", appunto. Il
resto del cd era composto da alcuni brani storici incisi al Ribes Studio di
Genzano il 13 e 14 aprile del 1997.
Il disco uscì per la Emi Italiana alla fine del 1997. Come detto il cd due era invece il risultato di una tournèe in Giappone, si sa sono sempre i giapponesi a riscoprire le cose, come insegna il mockumentary The Spinal Tap.
La band riprende il nome completo e
anche la voglia di riproporre brani più articolati e vecchi successi. Un doppio
cd che contribuisce alla rinascita del progressive italiano che negli anni 2000
vedrà una sequela di ristampe celebri e di ritorni inaspettati, e anche di
fatto l’ultimo disco contenente un inedito del gruppo composto con Di Giacomo
in vita.
I brani dal vivo sono registrati a cavallo tra Giappone e Italia. Per la precisione "La conquista della posizione eretta", "Metamorfosi", "Guardami le spalle" e "Roma/Tokyo" provengono dai concerti giapponesi del 25 e 26 maggio 1997 mentre "Bisbigli", "Passaggio", "Coi capelli sciolti al vento" e "Traccia" provengono da un concerto al Ciclodromo di Padova del settembre del 1995. È però l’inedito in studio a catturare l’attenzione.
Una suite in tre parti lunga circa 13 minuti che mostrava le caratteristiche che avevano reso celebre il gruppo negli anni ’70, partiture sinfoniche e pompose, ma anche una inedita tessitura rock che ben si amalgamava soprattutto alla bella e particolare voce di Di Giacomo che canta un testo davvero notevole. Belle le revisioni di alcuni grandi classici, su tutte "750 mila anni fa l’amore", che diventa una struggente ballata voce e pianoforte che strappa l’anima con un testo che racconta una storia d’amore impossibile ai tempi dell’evoluzione.
La parte live mostra un gruppo in
piena forma, che riarrangia bene i vecchi brani senza snaturarli.
Il disco uscì anche in versione
singola per il mercato internazionale mischiando brani reincisi e live.
Da lì partì per il Banco una breve seconda giovinezza.