G.O.L.E.M.
“Gathering of the Legendary Elephant Monsters”
Di Andrea Pintelli
Due anni dopo l'uscita di Gravitational Objects of Light, Energy and
Mysticism, il 27 settembre per la precisione, i G.O.L.E.M.
hanno rilasciato il loro secondo album dal titolo Gathering Of the Legendary Elephant Monsters.
Prodotto dalla Black Widow Records (gloria sempre), si pregia di essere
prosecuzione ed evoluzione del loro sound, ormai riconoscibilissimo grazie
all’utilizzo sempre più energico e fantasioso delle doppie tastiere, ad opera
dei superlativi Paolo “Apollo” Negri ed Emil Quattrini.
Una band di carattere, quindi, che in questi
anni ha avuto modo di affinarsi e rafforzarsi calcando i principali palchi d’Europa.
In un irresistibile mix di prog, hard rock, psichedelia, i G.O.L.E.M. si
muovono fra passato e futuro, dando risalto a lunghe parti strumentali, dove
melodie di sicura presa, arrangiamenti iperbolici, testi profondi e suoni
pazzeschi di livello superiore alla media internazionale, riescono a catturare
fin dal primo ascolto. Ogni membro ha apportato contributi fondamentali alla fase
creativa, permettendo la nascita di brani complessi e articolati; vale quindi
la pena ricordare che il basso di Marco Zammati, la batteria di Francesco Lupi
e la voce di Marco Vincini non sono in secondo piano rispetto alle magie dei
due tastieristi, ma anzi vanno a creare un’amalgama vincente e ottimamente
congegnata.
Il disco si apre con la canzone omonima,
ossia “Gathering of the Legendary Elephant Monsters”, e lo fa in maniera
roboante: si è come investiti da un granitico wall of sound. Indi la soave
vocalità di Marco guida quest’opera nell’opera con piglio e personalità,
lasciando poi spazio alla prima cavalcata sonora. Certamente la chitarra non fa
sentire la propria assenza, visti i tanti livelli sonori che compongono il
mondo G.O.L.E.M. L’andamento si fa successivamente più riflessivo, per poi
riesplodere verso il finale. Grandiosi, non c’è che dire.
“Mechanical Evolution” è più
meditativa, poetica, ma l’intensità resta invariata. Densa che quasi la si può
toccare, offre spunti giudiziosi per capire in profondità chi è questo gruppo
di super musicisti e fin dove si può spingere. Qualcuno (in modo sprovveduto)
le chiamerebbe “bellezze d’altri tempi”, invece sono l’adesso, fortunatamente.
“The Endless Night of Reason” è una
marcia verso l’ode, che un memorabile riff eleva all’ennesima potenza. E poi si
entra in un labirinto tastieristico, un dedalo di meraviglie che si vive con
immediatezza e gioia. E poi si resta basiti da tanta bravura, dal poter godere
di cotanto talento, sia dei singoli musicisti, che dell’insieme che ne deriva.
E poi si riascolta il brano, semplicemente.
“Life Between the Lines” fa rimbombare
le note oscure e fosche della proposta musicale della band, senza cavarne un
grammo di luce; già, perché anche nei meandri bui c’è chiarore, grazie
all’abilità e alla maestria di Apollo ed Emil. Rocciosi e fluidi, sicuri e
determinati.
“Tale of the Oblivion Dance” si gioca
le carte della potenza unita all’innata ispirazione, per cui un vortice di
suggestivi e raffinati significati. Da elogiare pure le capacità compositive
dell’onnipresente Negri, qui insieme a Quattrini: mai domi, sempre eleganti nel
loro vigore.
“Keeper of the Ocean’s Gate”, ultima
traccia, è un po’ la summa del G.O.L.E.M. sound; vi si trovano spazi, ritmi,
colori, attitudini, sguardi diversi e posti con gusto, in un pressoché perfetto
puzzle di musicalità di rara bellezza. Personalmente seguo Apollo fin dai tempi
degli storici Wicked Minds (insieme al grandissimo Lucio Callegari), dei
sofisticati Link Quartet, dei suoi importanti lavori solisti; non ho mai, e
dico mai, captato un secondo di stanca nelle sue varie proposte musicali, ma
anzi l’ho da sempre trovato un passo avanti rispetto a tutto il resto,
dimostrando nel tempo che il suo stile personalissimo ha potuto plasmare e
riattualizzare le tante tipologie di suoni affrontati.
Gathering Of the
Legendary Elephant Monsters è uno tsunami di furore artistico che vi conquisterà.
Tracklist (cliccare sul titolo per ascoltare)
1. Gathering Of the Legendary Elephant Monsters (Negri/Vincini)
2. Mechanical Evolution
(Negri/Quattrini/Vincini/Zammati)
3. The Endless Night of Reason (Negri/Vincini/Zammati)
4. Life Between the Lines
(Negri/Vincini/Zammati)
5. Tale of the Oblivion Dance
(Negri/Quattrini)
6. Keeper of the Ocean’s Gate
(Negri/Quattrini)
Line-up:
● Paolo “Apollo” Negri - organ and
synthesizers
● Emil Quattrini - electric pianos and
Mellotron
● Marco Zammati - electric bass
● Francesco Lupi - drums
● Marco Vincini - vocals
Credits:
Produced by G.O.L.E.M.
Published by Black Widow Records
Recorded at The Shelter Recording
Studio by Matteo Tovaglieri
Mixed at Tonewheel Cavern MkVIII
Mastered by Eugenio Vatta at E45
Studio
Artwork by Garden of Earthly Delights
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