di Walter Monteleone
Raccontare in un testo le immagini di vita vissuta di altre
persone porta spesso a personalizzarne il messaggio. E’ il caso del Project Czar,
hard rock band marchigiana, in cui l’autore delle musiche e dei testi trasporta
le proprie atmosfere in un vero e proprio concerto live, anche se realizzato in
studio grazie ad un buon mixing.
In effetti l’impressione che si ha è quella di assistere alla
performance del trio in un live contaminato da blues, metal rock, metal classico
e new wave, come suggerisce Ivan
Perugini, leader del gruppo, nella definizione dell’etichetta del progetto.
Chi scrive è portato invece a interpretare le emozioni emerse
dall’ascolto in maniera quasi asettica, ma il compito non è dei più semplici.
Sono nove le tracce che caratterizzano “Fight To
The Light”, tutte orientate a descrivere i riscontri di realtà
vissute negli ultimi due anni dal leader del gruppo. Il loro alternarsi nella
sequenza proposta porta ad evidenziare i sentimenti provati verso gli affetti
più cari, l’analisi della propria spiritualità, dei momenti negativi tipici di
ogni realtà, in contrapposizione alla volontà di reagire e di riproporsi con
più tenacia.
Un album che trasforma in musica lo stato d’animo dell’autore,
pronto anche a sfogarsi in più brani, ad esempio “I’m Blind”, “Jumo” e “Strike”,
che esprimono il senso di ribellione verso vuoti schemi comportamentali.
Registrato nel Basement studio di Ivan Perugini e mixato da Paolo Ojetti, “Fight To The Light” è
stato realizzato da una band di tutto
rispetto, con Ivan Perugini voce,
chitarra e motore della band, Alessandro
Fermani al basso e Mauro Tosoni
alla batteria.
Ospiti in studio su alcune tracce Giampiero Santini e Giacomo
Zepponi alla batteria, Jan
Mozzorecchia alla chitarra.
I Was OK
E’ suonato come se fosse un live, eseguito in studio con grinta e
una buona dose di emozioni, pensando di avere il pubblico di fronte che ti
ascolta; ottimo il sound che ti aggredisce alle spalle. Concedendomi una pausa
di soggettività, ma una sola, l’ascolto del brano mi raffigura l’immagine di un
treno in corsa su binari gelidi, che si riscaldano al suo passare; il cambio di
tempo da un dispari a un pari avviene naturalmente e ripetitivamente,
ricordando il passaggio sugli scambi, anche in presenza di soste solo apparenti
evidenziate dal suono del basso. Una fusione molto curata dei singoli suoni in
cui la voce (le voci) è uno strumento, ben regolato sia nei volumi sia nelle
frequenze. Pulito il solo di chitarra a metà brano. Naturale e singolare la
chiusura.
I’m Blind
Il senso di ribellione agli schemi tipici comportamentali, così
come lo descrive Ivan Perugini, è spesso presente in questo brano in cui si
preferisce affidare ai suoni la descrizione delle sue emozioni, ma anche quelle
di tutta la band. La grinta del bassman e del drummer, nella loro pulita e
cronometrica cadenza ben supporta la lead guitar di Ivan e la sua voce.
Defeat
Probabilmente il ripercorrere alcune tappe di vita vissuta
attraverso la musica non è facile ma tutto dipende da cosa si ha dentro.
Esternare uno stato d’animo negativo e al tempo stesso la volontà di rifarsi è
una virtù che pochi possiedono; “assaporare la sconfitta fino in fondo per poi
ricavarne la forza di reagire”, ricalca il tema di “Defeat” come un racconto
d’avventura, con le sonorità evocanti atmosfere medioevali. L’ascolto è
piacevole nel suo insieme ed emerge lo sforzo compiuto dall’intera band.
My Heart In Your Hands
E’ una ballad in cui si porge con garbo un momento di relax a chi
ascolta l’intero album tutto d’un fiato; il testo rivela un desiderio di
esprimere il più nobile dei sentimenti, accompagnato da un semplice e gradevole
giro armonico. Davvero bello!
E’ da notare la ricerca di sonorità, durante il solo intermedio,
anche qui contraddistinta da una semplice sovrapposizione di tracce, forse un
tantino carica di effetti.
Strike
Ritmo incalzante prodotto da autentici bluesmen. In “Strike” si
assiste a un crescendo di suoni,
raggiungendo così il target della liberazioni dagli schemi comportamentali,
concetto che la band esprime al meglio sia nell’esposizione dei contenuti del
brano sia nell’esecuzione in studio, merito anche di un buon mixing.
Fight To The Light
Traccia tutta da ascoltare, in una piacevole atmosfera America
anni ’50, con giusto equilibrio delle voci supportate da un ottimo sound. In
alcuni tratti si riprendono anche sonorità, molto belle, tipiche di alcuni
intermezzi proposti in “Abbey Road” dal quartetto britannico, emulando le
stesse sonorità statunitensi. Ritmo, testo e soprattutto arrangiamento sono
presenti nella giusta alternanza. Scelta azzeccata per la title track.
E veniamo alle emozioni, quelle del volo, non solo degli aerei ma
dei lanci di un trio di paracadutisti da un immaginario dirigibile, proiettati
a combattere con le note contro la luce. Le immagini che si presentano
raffigurano i bagliori dell’ipotetica battaglia ma i suoni la identificano in
una veste surreale, quasi trascurando la sua componente essenziale: il
silenzio. Ecco, il fruscio dell’aria durante un lancio è l’unica musica che si
ascolta abbandonando l’aereo.
Losing The Faiht
Da “Losing The Faith” se ne esce consapevoli di aver assistito
alla espressione della spiritualità dell’autore, in chiave rock. Personalmente
lo trovo difficile da realizzare ma il Project Czar si spinge con forza verso
un risultato che premia lo sforzo della band e del sound engineer in
studio. Piacevole e suggestivo il
nebuloso intro, mi ha ricordato una personale esperienza discografica, quasi
con la stessa atmosfera uggiosa.
Acid Rain
Brain storming di ritagli di vita vissuta; Perugini propone in musica la sua esperienza militare in Aeronautica,
passando in rassegna immagini che affioravano nella mente durante le notti
solitarie, quando era di guardia nella V.A.M.. Con dissonanze, pause e
crescendi la traccia va avanti descrivendo l’atmosfera notturna, piena di
ricordi e di riscontri con la realtà del momento.
Jumo
Schema consolidato di accordi su una buona base ritmica, con
precisi stacchi ripetuti ciclicamente. E’ la più scontata chiusura di un album
rock. Grinta da vendere in un brano velocissimo, ottimo mixing.
Tracklist:
1. I Was Ok - 2. I'm Blind - 3. Defeat - 4. My Heart In Your Hands - 5. Strike - 6. Fight To The Light - 7. Losing The Faith - 8. Acid Rain - 9. Jumo
Link: https://www.facebook.com/ProjectCzar
http://www.fanzine.net/www/home.php?p=61
www.rawlinesmusic.com
Discografia:
Album - Project Czar: Ivan
Ep - “II”
Album – Fight To The Light
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Discografia:
Album - Project Czar: Ivan
Ep - “II”
Album – Fight To The Light
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