A Softer Skin
(EP)
The Heart and
The Void
di Claudio Ramponi
Di solito parto
prevenuto nei confronti degli artisti italiani che si propongono in lingua
inglese, un idioma, una cultura ed un modo di vivere che non ci appartengono,
non conosciamo a fondo e non ci rappresenta.
Non fa eccezione
questo A Softer Skin, EP di The Heart and The Void, nome sotto cui si cela l'italianissimo o più
esattamente, per la buona pace e l'orgoglio degli integralisti isolani, il
sardo Enrico Scanu.
Un album totalmente
acustico che contiene sei brani in stile "american folk singer" dove
predominano una chitarra suonata con una discreta tecnica finger-picking e la
voce di Enrico, in due brani coadiuvata dalla voce di Giulia Biggio con armonie che si rifanno a capostipiti del genere
quali Simon & Garfunkel senza però mai raggiungere quelle vette.
Anche i brani, di per
sé gradevoli, nulla aggiungono a quanto già abbondantemente scritto in passato.
Non riuscendo a
decifrare completamente i testi ho chiesto aiuto ad una persona madre lingua,
ma pure lei ha avuto qualche difficoltà e mi ha sottolineato l'uso improprio di
alcune frasi.
Francamente mi risulta
difficile individuare una fascia di pubblico cui possa essere diretto questo
lavoro; sicuramente non al grande pubblico, men che meno quello italiano, ma
auguro ad Enrico che esista al mondo una nicchia abbastanza grande ben disposta
a recepirlo ed a dargli qualche soddisfazione, ben lieto di venire smentito.
Un appunto tecnico per
quanto riguarda gli ultimi due brani, "Down
to the ground" e "A softer skin": non capisco se la
cosa sia voluta o dovuta ad un errore nel mastering, ma il suono è molto
sporco, saturato, al punto da risultare fastidioso all'ascolto.
Tracklist
1. The same mistake
2. Girl from the city by the sea
3. Love her like the morning
4. This thunder
5. Down to the ground
6. A softer skin
BIO tratta dal Comunicato Stampa…
The Heart and the Void è il progetto solista indie-folk del cagliaritano Enrico Spanu.
Gli elementi alla base di tutto sono il folk americano e le
melodie pop per creare una musica con approccio minimale, dove voce e chitarra
sono gli elementi essenziali delle composizioni, accompagnate da liriche che
affrontano contrasti e contraddizioni dei sentimenti, come il nome stesso vuole
suggerire: il cuore come simbolo delle emozioni, dell'amore, della speranza e
il vuoto a rappresentare l'oscurità, la mancanza di punti di riferimento e
radici.
Ha prodotto un EP, Like a Dancer, allo Sleepwalkers Recording
Studio di Guspini, registrato da Gabriele Boi e masterizzato da Gus Elg del Sky
Onion Studio di Portland (USA) uscito il primo novembre 2013.
Il primo tour di The Heart and the Void è iniziato a
novembre, con l'apertura al concerto di Miles Kane ai Magazzini Generali di
Milano, ed è proseguito per circa 40 date, tra cui l'apertura a Johnny Flynn al
Circolo Magnolia e Callmekat allo Studio Foce di Lugano, ed è terminato con la
partecipazione al Mondo Ichnusa il 26 luglio 2014.
Il 3 dicembre è uscito A Softer Skin, il suo secondo EP, per
l’etichetta Sangue Disken, registrato al Blend Noise Recording Studio di Milano
The Heart and
the Void
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