Old Bicycle Records (CH) / Off Records (BE)
Progetto discografico decisamente
spiazzante e originale questo Perversion of the anging Savant. Sicuramente
originale nel formato e spiazzante nei contenuti. Ma andiamo per ordine.
Si tratta di uno Split Record, ovvero di un
disco occupato per metà da una storica band di avanguardia pre-industriale made
in US, i Controlled
Bleeding di Paul Lemos, e
per la seconda metà dai giovani Sparkle in Grey, band milanese formatasi nel 2005
a capo di Matteo Uggeri.
Lo split record è senza dubbio un formato
aggressivo e stimolante, permette un reciproco scambio di possibilità
artistiche, ma anche - e soprattutto - la mutua ripartizione del seguito e -
non ultimo - dei costi di produzione tra realtà che hanno notevoli affinità
musicali anche se, come nel nostro caso, poste a migliaia di km di distanza.
In primo luogo, i Controlled Bleeding, band
che prende le fila dal leader Lemos, il
quale ha un indubbio debito nei confronti di Fripp, Frith ed Eno, laddove le
chitarre diventano tappeti armonici di note infinite, sottili e raffinate come
ad esempio nei pezzi “Garage Dub” o “Springtime in Brooklin”, oppure
apocalittiche, come nel caso della lunga suite noise “Perks pt.1”.
Si tratta in ogni caso di sperimentazione
quasi del tutto libera da gratuiti ammiccamenti a quelle che definirei
“avanguardie storiche” musicali; dotata di una indubbia forza espressiva in cui
il contenuto sonoro è così spietato da riuscire talvolta ad essere
artisticamente ineccepibile. Ben poco della musica dei Controlled Bleeding si concede alla melodia, né tantomeno alle
stucchevoli tentazioni del virtuosismo, sebbene composizioni come “Birdcanned” abbiano in sé una
sorprendente bellezza musicale “classica” (parliamo sempre di rock).
La struttura dei loro brani la si potrebbe
riassumere come momenti di improvvisazione ragionata, dove l'alternarsi di
dinamiche e di timbri ad esse legate ha il sopravvento su qualunque discorso
più tradizionalmente “musicale”. E' vero che in momenti come la brevissima “Birdcanned pt. 2” l'eredità di opere
come “Court of Crimson King” aleggia inevitabile, ma l'età
della band - e, va da sé, dei suoi componenti - fa sì che queste influenze
appaiano tutt'altro che una scimmiottatura. Controlled Bleeding è un progetto dotato di una sua natura
caratteristica di forte impatto sonoro e concettuale.
La seconda parte del cd è occupata, come
già detto, dai milanesi Sparkle in Grey.
Gruppo che vede tra le sue fila la presenza,
tra l'altro, di violino, piano, basso elettrico, laptop, percussioni e - !!! -
una bicicletta.
Imprevedibile l’inizio, affidato ad un
pianoforte minimale disturbato da scricchiolii ambientali e quasi subito
appoggiato da un violoncello, che con dichiarata decadenza crea un mondo
apparentemente lontanissimo dalle intenzioni noise a cui siamo stati abituati
finora. Ma la manipolazione poco alla volta emerge, soprattutto una
pointillistica manipolazione elettronica, la quale lentamente apre le porte ad
un riff di basso e chitarra che non provoca né disagio né sorpresa, ma
semplicemente ribadisce le intenzioni del
progetto, che a questo punto appare evidentemente molto diverso da
quello degli americani Controlled
Bleeding.
Sparkle in Grey si affidano innanzitutto alle molteplici possibilità degli strumenti acustici. In effetti durante l'ascolto della lunga suite in quattro parti “Idiot Savant” il disagio sonoro provocato - volutamente - dai C.B. si stempera in un mantra di sovrapposizioni sempre più stratificate, dove l'accogliente sonorità iniziale va via via trasformandosi in un brodo primordiale in cui, a tratti, la natura noise della band torna a farla da padrona. Come per i loro compagni americani, vale anche per gli S.I.G. la regola dell'improvvisazione strutturata, dove la libertà espressiva degli artisti si esprime in tempi definiti e dove la dinamica e il timbro occupano quasi del tutto lo spazio solitamente occupato da melodia e armonia.
Sparkle in Grey si affidano innanzitutto alle molteplici possibilità degli strumenti acustici. In effetti durante l'ascolto della lunga suite in quattro parti “Idiot Savant” il disagio sonoro provocato - volutamente - dai C.B. si stempera in un mantra di sovrapposizioni sempre più stratificate, dove l'accogliente sonorità iniziale va via via trasformandosi in un brodo primordiale in cui, a tratti, la natura noise della band torna a farla da padrona. Come per i loro compagni americani, vale anche per gli S.I.G. la regola dell'improvvisazione strutturata, dove la libertà espressiva degli artisti si esprime in tempi definiti e dove la dinamica e il timbro occupano quasi del tutto lo spazio solitamente occupato da melodia e armonia.
Tra le sorprese più piacevoli (molto raro
in un lavoro che si autodefinisce di avanguardia) la mancanza di
autoreferenzialità: nulla di ciò che si ascolta in questo disco, e vale per
entrambe le band, ha pretese accademiche
o ultra-tecniche. Si tratta in tutti e due i casi di artisti evidentemente
noncuranti delle mode ne tantomeno del protagonismo pop.
Unica raccomandazione: ascoltare al momento
giusto.
FIRST SECTION - “The
Perks of Being a Perv”
Controlled Bleeding
1 – Intro
2 – Garage Dub
3 – Springtime in Brooklyn
4 – Perks Pt. 1
5 - 6 – Birdcanned Pt. 1 & 2
SECOND SECTION - “The
Rant of the Idiot Savant”
Sparkle in Grey
7 – Idiot Savant Pt. 1
8 – Idiot Savant Pt. 2
9 – Idiot Savant Pt. 3
10 – Idiot Savant Pt. 4
EXTRA PERVERSIONS (CD)
Sparkle in Grey: 11 - Mevlano pt.1
Controlled Bleeding: 12 - Live in Brooklyn
EXTRA PERVERSIONS (DL)
Sparkle in Grey: 11 - Iurop pt.2
Controlled Bleeding: 12 - Untitled
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