Domenica 11 luglio 1982... per moltissimi italiani questa
data riporta alla mente la finale di Madrid, con l'Italia campione del mondo, ma
per molti altri il ricordo vola verso uno straordinario concerto dei Rolling Stones, anche loro comunque
in uno stadio, il Delle Alpi di Torino.
Se fate il conto dei
due eventi potete immaginare che storica giornata ho passato. Il tutto reso
possibile dall'inizio del concerto, anticipato alle 15, per poter poi vedere la
partita alle 20.
In quel periodo
lavoravo a Milano come tecnico luci per il teatro, ovviamente la sera, e quindi
non vidi praticamente nessuna partita dell'Italia (ero anche poco interessato
al calcio), ma il biglietto per il concerto lo avevo preso giorni prima, e chiesto
una feria per la giornata. Guarda caso facevo parte di un gruppo in cui si
suonavano molte cover degli Stones e quindi la mattina di domenica partimmo in macchina, con gli amici della band al
completo e Rolling nel mangiacassette.
Lo stadio era una
fornace e in attesa del concerto, dal palco, venivano continuamente lanciate
bottiglie d'acqua e ricordo anche acqua sparata con piccoli idranti. Arrivano
gli Stones puntuali e fantastici, dando vita alla già famosa carrellata di
brani storici. Sul finire del concerto Mick Jagger si presenta su un carrello
elevatore con la maglia numero 20 di Paolo Rossi, e azzarda il risultato della
finale con assoluta precisione... 3-1: folla
in delirio e tutti pronti per andare a casa. E qui arriva l'imprevisto che ha
reso la giornata ancor più interessante. Nel casino di folla dell'uscita
perdiamo di vista i nostri amici, e assieme al conducente raggiungiamo la macchina,
facciamo qualche chilometro per uscire dalla città, ed ecco che… buchiamo: fantastico!
Tenuto conto che ormai erano quasi le 19, e il rientro a Milano ci avrebbe
fatto perdere minuti preziosi per la finale, decidiamo di risolvere in un secondo
tempo il problema della gomma bucata, e vedendo nelle vicinanze un bar ci fiondiamo
dentro e con sorpresa scopriamo che avevano ancora un vecchio televisore in
bianco e nero, posizionato su di un alto trespolo. Conclusione, pubblico di vecchietti,
atmosfera retrò, fantastica, e la finale che tutti conosciamo. Per il rientro a
Milano ricordo un lungo carosello festoso, per 150 chilometri, e al momento dei
saluti finali un paio di pacche sulla spalla, perchè dopo una giornata simile
le corde vocali erano fuori uso completamente.
P.S. esattamente 34
anni, dopo l'11 luglio 2006, ho rivisto gli Stones a San Siro, ma solo durante i quasi 40 minuti di bis: dopo averli ascoltati
fuori dallo stadio un tizio, impietosito, ci ha aperto un cancello per entrare
a goderci un lungo finale.
Dimenticavo... dopo
due giorni che l'Italia aveva vinto il suo quarto mondiale, in Germania, contro la Francia... strane coincidenze!
Angelo Lucardi
Fotografo
Skype:
frameby
Tel.
338 1098377
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