Rhapsody of Fire + DragonhammeR @ “Epicus Furor” alla
Festa della Birra – 28 08 2015
Live Report e servizio fotografico a cura di Stefano Panaro
Articolo già apparso sul portale Rock by Wild:
Come da tradizione ormai consolidata, nel periodo estivo si susseguono
sulla penisola italica numerosi Festival e manifestazioni musicali, in alcuni
casi con nomi altisonanti del panorama rock/metal internazionale, che
richiamano grandi masse di pubblico.
Tra questi spicca la rinomata Festa della Birra di Fabrica di Roma, in
provincia di Viterbo, che forte del successo dell’edizione 2014 con 5.000 presenze per i Mago de Oz, quest’anno punta con “Epicus Furor” alla riconferma.
Gli sforzi dell’organizzazione
sono stati ripagati, e grazie alla Rock On Agency è riuscita a portare sul
palco quella che io definisco con merito e orgoglio patriottico (parere
personale) la più grande metal band Italiana di successo nel panorama mondiale,
i Rhapsody of Fire.
Capitanati dal genio creativo di Alex Staropoli e da quel mostro di bravura
di Fabio Lione, reduce recentemente dai successi come nuovo cantante degli
Angra (al posto di Edu Falaschi), e di quel “Secret Garden” che ottimi riscontri sta trovando tra i fan e gli
addetti ai lavori, questa sera verranno affiancati per la speciale occasione da
un’altra band del roster della Rock On Agency, i
DragonhammeR di Max Aguzzi & co, power metal band che personalmente ho già avuto il piacere di ascoltare e fotografare dal vivo l’anno passato al Crossroads Live Club, (sempre per Rock By
Wild), insieme all’happy metal dei
Freedom Call di Chris Bay, (organizzatore: Sabrina di Rock On Agency anche in
quell’occasione).
Si può tranquillamente affermare che con queste premesse, l’ingresso gratuito, il buon cibo locale, la birra e la
possibilità da non sottovalutare del free camping per tutta la durata
della manifestazione (che include altre serate di buona musica), il potenziale
per una serata “Epica” c’è tutto.
Partito da Roma con l’attrezzatura fotografica tirata a lucido per l’evento, non manco l’occasione di una breve ed involontaria escursione a Nepi… (grazie Google
Maps… ).
Ritrovata la retta via arrivo con discreto anticipo nello spazioso
parcheggio gratuito, adibito per l’occasione sul lato sinistro della manifestazione.
La zona scelta per la Festa della Birra si presenta come uno spazio molto
ampio e ben distribuito in posizione circolare, con stand di tutti i tipi, dal
cibario al merchandise delle band, oltre ad una zona al coperto con panche per
consumare i pasti.
Il palco è molto spazioso e alto, ben visibile da ogni angolazione e
distanza, con transenne per il pubblico non troppo distanti e un pit (lo spazio
tra il palco e il pubblico adibito per i fotografi) non proprio ottimale per
via dei tubi esposti delle impalcature, ma tutto sommato fruibile con un minimo
di accortezza (non dimentichiamoci che ci sono posti che il pit non lo hanno
proprio…).
Dopo aver ottenuto il pass (supervip con backstage, sottopalco fotografico
e spade laser annesse), mi intrufolo, scortato dall’organizzatore, nel gate dove dalla fucina dell’Italico metallo vedo prepararsi per la loro esibizione i
DragonhammeR.
DragonhammeR
Il gruppo, tornato l’anno scorso sulle scene dopo 9 anni di silenzio con l’ottimo “The X Experiment” e un glorioso tour europeo con
i Freedom Call, sale sul palco con grande energia, probabilmente amplificata
dalla già ottima affluenza di pubblico sotto il palco.
I power metaller romani, sotto delle ottime e potenti luci colorate,
(sbirciate le mie foto), e una oculata regolazione audio, si destreggiano tra
vecchi e nuovi brani. Dalla classica “Dragonhammer” alla title track “The X Experiment”, fanno ampio uso granitico della
doppia cassa e strapazzano il pubblico caldissimo e urlante con frequenti
incitamenti e richiami ai ritornelli. Ammetto di essermi anche commosso quando è
partita la magnifica “Believe”, pezzo che ai suoi tempi ho abbondantemente
consumato di ascolti.
Veramente un’ottima prova, degna del loro nome, potente e massiccia di
duro metallo, che il pubblico ha enormemente apprezzato.
Rhapsody of Fire
Dopo un rapido cambio di palco, salgono in cattedra gli inventori dell’epic symphonic metal, i Rhapsody of Fire.
La band torna in terra Laziale dopo la fantastica prova offerta all’Orion di
Ciampino l’anno scorso con i Gammaray. Il loro ultimo e bellissimo studio album, “Dark Wings of Steel“, ormai
targato 2013, ha segnato la fine della saga e il passaggio alla scissione
artistica con il mitico Luca Turilli, ma non per questo ha determinato un
abbassamento della qualità che contraddistingue questa epica formazione.
Per l’occasione odierna, i nostri hanno tirato fuori una
scaletta incredibilmente variegata, che prende a piene mani capolavori da ogni
studio album prodotto, come la classica “Land of Immortals”, tratta dal primo e
indimenticabile “Legendary Tales” oppure “Holy Thunderforce”, fantastico pezzo
tratto da “Dawn of Victory”; si fa apprezzare anche la bellissima “Lamento Eroico”, cantata con grandissimo trasporto da Fabio e il
pubblico presente.
Quasi scontato dire di quanto il Mighty Warrior Fabio Lione sappia tenere
il palco. E’ una superstar indiscussa, ha un temperamento ed una
carica capace di far partecipare il pubblico a qualsiasi cosa lui chieda di
fare. Li sfida in prove di canto, di durata di acuti e nei ritornelli più famosi…
un vero animale da palco. Non da meno sono stati i suoi colleghi, per esempio
Roby de Micheli che ha deliziato il pubblico con incredibili assoli di
chitarra, che non hanno fatto rimpiangere il buon Luca Turilli, ed il drum solo
rocciosissimo, (guardatevi le foto degli assoli), dietro le pelli di Alex
Holzwarth. Ottima anche la prova al basso di Alessandro Sala, che ha
recentemente preso il posto di Oliver Holzwarth in formazione, e quella della
mente del gruppo dietro alla sua mitica Fantom G7, Alex Staropoli.
Tra pezzi storici e perle tratte dagli ultimi album, Fabio richiama tutti
alla memoria del grande Maestro Christopher Lee, purtroppo recentemente
scomparso; come tributo alla sua memoria delizia il pubblico con alcune
reminiscenze del periodo passato a collaborare, concludendo il tutto con la
bellissima “Wizard’s Dream” originariamente cantata in duetto con il maestro in
persona.
Nel frattempo, ad un rapido sguardo da dietro alle quinte del palco, riesco
a scorgere che il pubblico oramai ha saturato l’intera piazza e addirittura affolla anche le strade fuori
dall’ingresso… non mi stupirebbe venire a conoscenza dagli
organizzatori di un numero di persone ben al di sopra delle 5.000 anime!
Dopo questo bellissimo classico è tempo di chiusura, ma non senza un finale
degno dei Rhapsody of Fire, così i nostri rientrano per la pazzesca “Reign of
Terror”, eseguita tutta di un fiato e dal superclassico di chiusura “Emerald Sword”, cantata da tutti a squarciagola dall’inizio alla fine, (non mi sono tirato indietro).
Veloce passerella per gli inchini di rito con annessa la super spada laser
Verde brandita dal buon Fabio e tutti a casa, con la sensazione che sia stata
sicuramente una serata magica da ricordare.
Un grande ringraziamento va all’organizzazione della festa della birra, gentilissimi e professionali e a
Sabrina della Rock On Agency per aver portato su questo palco due band
incredibili, infine un grazie anche ad Alessia della Rock On Agency per avermi
girato le scalette della serata.
Setlist DragonhammeR:
– The end of The
World
– Seek in the Ice
– Ymd
– Fear of a Child
– Believe
– Legend
– Scream
– Time for
Expiation
– Dragonhammer
– The X Experiment
– Last Solution
Setlist Rhapsody of Fire:
– Vis Divina
– Holy Thunderforce
– Land of Immortals
– March of the Swordmaster
– Unholy Warcry
– Triumph or Agony
– Dark Wings of
Steel
– Lamento Eroico
– Erian’s
Mystical Rhymes
– Wisdom of the
Kings
– Dawn of Victory
– Village of
Dwarves
– Knightrider of
Doom
– Wizard’s Dream
– Reign of Terror
– Emerald Sword
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