21 Ottobre 2015
"Io qui non vengo a risolvere nulla, sono
venuto solo per cantare e farti cantare con me"
(Pablo Neuda)
Spesso Francesco
citava questa poesia "La canzone del
taglialegna", di Pablo Neruda, dicendo: "…che la musica diventa uno stupefacente mezzo per
"sensibilizzare", ma non risolve niente, perchè cantare certe cose e
trovare, dopo trent'anni, che le cose che hai scritto sono di una verità e di
una attualità non fanno di te un genio, fanno di te un idiota, dentro alla
stupidità umana, che continua a fare le stesse cose stupide."
Ci sarai sempre, Buon
viaggio Capitano!
WK
Ricordo di Mauro
Pagani
"Francesco era la più grande voce del
progressive italiano": ha dichiarato Mauro Pagani, ex PFM e attuale
direttore musicale del Festival di Sanremo, all'ANSA: "Ci conoscevamo da più di 40 anni, abbiamo
cominciato insieme, negli anni della nascita del progressive italiano: noi e il
Banco siamo stati sempre considerati rivali, ma in realtà con Francesco eravamo
grandi amici, c'era una grande stima reciproca. Negli anni ci siamo frequentati
ed è stato un onore l'invito al trentennale del Banco, quasi a sancire un'amicizia
di così lunga data. Oggi sono davvero addolorato, mi sento inerme davanti alla
sua scomparsa. Con il Banco abbiamo condiviso gli anni in cui davvero il rock
italiano è stato competitivo a livello internazionale. Entrambi i gruppi sono
stati gli unici ad avere pubblicazioni in Inghilterra. Avevamo la stima dei
colleghi britannici, americani... Anni stupendi, mi auguro che riescano a
tornare (...) Bisogna avere il coraggio di difendere la propria identità,
sforzarsi di essere sempre più uguali a se stessi e mai a qualcun altro: è
l'unica cosa che conti nel nostro lavoro. Basta sentire come suonava il Banco e
come cantava Francesco: come lui non cantava nessuno, mi auguro che rimanga un
esempio".
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