Aldo Tagliapietra Band
Club al Club il Giardino
di Daniele Raimondi
Da dodici anni il Club
il Giardino di Lugagnano propone
ogni anno il Verona
Prog Fest, consolidato e trasformato nel tempo, in un vero e proprio
“Festival” della musica rock progressiva e d’intorni.
Sabato 27 maggio,
con la Aldo
Tagliapietra Band, si chiude in bellezza la proposta 2017.
A partire dalle ore 22, sul palco del Giardino, la melodia
della storica band Le Orme e della penna sovrana del maestro Aldo Tagliapietra, chitarra basso e
voce: lo accompagnano sul palco, Andrea
De Nardi, organo hammond, Matteo
Ballarin, chitarra, Manuel Smaniotto,
batteria.
Andrea De Nardi
Aldo con uno stile inconfondibile, spazia nel territorio ben
conosciuto a amato dei fan e ripropone “Storia o Leggenda”, nel quarantesimo
anno dall’uscita dell’album, ma ecco le prime note di: “Tenerci per mano”, “Storia e leggenda”, “Il musicista”, “Come una
giostra”, “Se io lavoro”, “Un angelo”, “Il
quadro” e chiude la prima parte con la strumentale “Al mercato delle pulci”. Un lavoro, credo, mai ascoltato
interamente live e a mio avviso, mette assieme emozioni profondamente
differenti, storie e temi diversi, che raccontano molto del passato e le fonti
di ispirazione di ogni musicista, un lavoro da ascoltare attentamente, non è
una classica mostra, bensì un viaggio nei contrasti sonori, un tuffo nelle
partiture dai passaggi coinvolgenti, per veri capolavori musicali.
Matteo Ballarin
Nella
seconda parte, alcuni successi monumentali, si apre con: “Los Angeles”, “La porta chiusa”, “L’angelo rinchiuso”, “Gioco di bimba”
e tuffo nella “suite” di “Felona e Sorona”,
con l’intreccio di “Amico di ieri”, “Sospesi nell’incredibile” e saluta con “Sguardo verso il cielo”.
La band sul palco si diverte, duetta e strappa applausi, Aldo
è in grande serata, ispirato, riuscita la scelta dei brani, con chitarra e
basso ci sa fare, è sua la voce della storia, Matteo fa vibrare le note della
chitarra, Andrea strapazza le tastiere, Manuel mantiene il ritmo e con un
assolo ad altezza stratosferica,.
Il pubblico tutto in piedi non lascia uscire la Band e non
potevano mancare: “Canzone d’amore” e
“Cemento armato”.
Due ore di energia vitale, sprigionata da una virtuosa Band,
che entra a piene mani, nelle appassionanti melodie e nei ritmi più vivaci. Un
pubblico appagato applaude a scena aperta la magistrale esibizione live. Un
concerto da ricordare!
Manuel Smaniotto
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