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venerdì 15 maggio 2020

"In The Wake of Poseidon": era il il 15 maggio del 1970


Usciva il 15 maggio 1970 "In The Wake of Poseidon" secondo album dei King Crimson.
Dopo il debutto straordinario con "In the court...", Robert Fripp cambia formazione: Mel Collins al posto di Ian Mc Donald, Peter Giles al basso e Greg Lake a "mezzo servizio", con "ospiti" Gordon Haskell e Keith Tippet.

Di tutto un Pop
Wazza


RECENSIONE DI VALERIO D'ONOFRIO

Pochi mesi dopo il loro sconvolgente esordio i King Crimson pubblicarono In The Wake of Poseidon dedicandolo al mare e alla sua mitologia.
Al momento dell’uscita il successo fu subito notevole, chi aveva ascoltato il primo album andò subito ad acquistarlo e certamente non ne rimase deluso.

In the Wake of Poseidon può considerarsi la continuazione di quella grande svolta musicale iniziata 5 mesi prima, i malevoli potrebbero definirlo un’appendice, i più benevoli un disco simile ma con una sua personalità. In effetti le somiglianze sono enormi, ma credo che questa non possa considerarsi un’accusa, infatti, ad essere onesti, i King Crimson hanno sempre avuto una grandissima capacità di rinnovarsi e di proporre album diversi l’uno dall’altro, sono passati da un progressive fiabesco degli esordi ad un più riflessivo di Lizard e Island, dagli incubi della trilogia di Lark Tongues in Aspic – Starless and Bible Black – Red fino agli stravolgimenti degli anni 80 e 90. Insomma, i King Crimson non hanno mai cercato strade semplici o facili successi commerciali.

Tutta la storia dei King Crimson è segnata dalla personalità geniale ma dittatoriale di Fripp. In The Wake of Poseidon non fa eccezione, dopo lo straordinario esordio Greg Lake, Mike Giles e Ian McDonald decidono di lasciare il gruppo a causa di contrasti con Fripp, Lake fonderà gli ELP mentre Giles e McDonald avranno delle carriere musicali molto al di sotto di quello che avrebbero meritato. Lake e Giles furono convinti da Fripp a registrare l’album come turnisti, Giles suonò la batteria in tutti i brani mentre Lake prestò la sua voce in tre dei quattro brani cantati.

Il giudizio su In The wake of Poseidon non è semplice, se lo si considera un disco a sé stante il giudizio non può che essere ottimo, se invece si considera che uscì pochi mesi dopo In The Court of crison King il giudizio potrebbe essere lievemente inferiore a causa di un deficit di innovazione, forse l’unica volta in cui Fripp ha riproposto sonorità molto simili a quelle precedenti. Il mio sforzo sarà quello di non farmi influenzare e giudicare il disco in modo singolo.

1) La bambina
2) La donna malinconica o L’incantatrice
3) Il Joker
4) L’attrice
5) Il Mago
6) La natura
7) Lo scienziato
8) Il clown buffone
9) Il guerriero
10) Lo schiavo
11) Il patriarca
12) La vecchia


Di tutti questi personaggi c’è traccia nei testi di quest’album ed anche nei successivi (Lizard).

Andiamo alla musica. Si inizia con un breve brano acustico, Peace, che verrà ripreso successivamente. Si arriva poi al primo “clone”. Pictures of a City può infatti considerarsi una ripresa di 21st Century Schizoid Man, in effetti fu scritta quasi contemporaneamente e suonata dal vivo già nel 1969. Il brano è molto aggressivo e tecnico proprio come Schizoid ma con un pizzico di jazz in più.

La bella ballata Cade and Cascade (che riprende in parte I Talk to the Wind) è l’unico brano cantato da Gordon Haskell (lo ritroveremo poi in Lizard). 
Si arriva poi alla celeberrima e splendida title track che riprende Epitaph ma con una sua originalità. Il brano – un classico dei King Crimson – è dominato dal mellotron di Fripp e dalla incredibile batteria di Giles (batterista sottovalutatissimo che, come detto prima, avrebbe meritato ben altra carriera). Questo è un brano emblematico della prima fase dei KC, atmosfere fatate e mitologia, suoni epici, testi fiabeschi ed enigmatici di Sinfield cantati dalla splendida voce di Lake.


Nella seconda facciata le similitudini con l’esordio terminano; si inizia con Cat Food, brano molto jazzato che colpisce soprattutto per lo splendido piano di Keith Tippett.

Infine, si arriva al lungo finale strumentale The Devil’s Triangle, diviso in tre parti, Merday Morn, Hand of Sceiron e Garden of Worm. Questo brano è totalmente diverso da quanto registrato fino a quel momento dai King Crimson. Finiscono le atmosfere fiabesche e iniziano gli incubi. In pratica Fripp ci preannuncia inconsapevolmente quello che sarà il futuro dei KC. Il mare che era stato rappresentato in modo piacevole e rassicurante qui diventa un mare nemico, insidioso, pericoloso, estraneo all’uomo.

Il triangolo del Diavolo (delle Bermuda) è descritto con toni cupi e minacciosi, molti ritmati dall’inizio alla fine. Molto bella la parte iniziale, eccezionale lo stacco tra la prima e la seconda parte al minuto 3.50 dove il mellotron, come una sirena che preannuncia un pericolo incombente, ci introduce in un vero e proprio inferno. Convince meno la parte finale Garden of Worm che inizia con la brusca interruzione di Hand of Sceiron ad opera di tremende raffiche di vento che soffiano in un mare ostile.


Formazione

Robert Fripp - chitarra, mellotron
Greg Lake - voce
Peter Giles - basso
Mike Giles - batteria
Gordon Haskell - voce
Keith Tippett - pianoforte
Mel Collins - fiati

Mel Collins new entry al posto di Ian Mc Donald


Lato A
Peace - A Beginning - 0:49 - (Peter Sinfield - Robert Fripp)
Pictures of a City including 42nd at Treadmill - 8:03 - (Sinfield - Fripp)
Cadence and Cascade - 4:27 - (Sinfield - Fripp)
In the Wake of Poseidon including Libra's Theme - 7:56 - (Sinfield - Fripp)

Lato B
Peace - A Theme - 1:15 - (Fripp)
Cat Food - 4:54 - (Sinfield - Fripp, Ian McDonald)
The Devil's Triangle* - 11:39 - (Fripp) including:
Merday Morn - (Fripp, McDonald)
Hand of Sceiron - (Fripp)
Garden of Worm - (Fripp)
Peace - An End - 1:53 - (Sinfield - Fripp)


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