Nasceva il 30 aprile del 1942 Maurizio Arcieri (dei New Dada), Maurizio il bello, Maurizio a cui
tutti i giornali di musica dedicavano copertine a raffica, quello che ha vissuto la musica
a 360 gradi, dal beat, alla musica pop, sino a pillole di progressive, per poi
portare per primo, insieme a sua moglie Cristina, la musica elettronica in
Italia con i Krisma..
Wazza
Con i Beatles
Maurizio è scomparso a Varese il 29 gennaio 2015, a 72 anni.
È è stato un grande innovatore Maurizio... sì!
Milanese doc, prese immediatamente, da ragazzino, il treno del beat,
fondando i New Dada, una tra le più importanti di quelle band di giovanissimi in
frangetta e abiti stretti che giocavano a fare gli inglesi; e agli inglesi più
celebri di tutti, i Beatles, a Maurizio e i suoi toccò addirittura di fare da
spalla nel leggendario concerto al milanese Vigorelli (“… e con i Beatles fummo gli
unici a non essere fischiati”, ricordava lui).
Breve periodo dedicato
al progressive... un album da rivalutare "Trasparenze" 1973
In mezzo un album
misconosciuto ma interessante del 1973, Trasparenze, in cui Arcieri abbraccia sonorità prog (Una foglia), rock blues acido (Se
fossi io, e l’irruente, cavalcata protostoner che, testo a parte, potrebbe
stare su un album dei Litter o addirittura Mc5, con breve solo di batteria che
passa da un canale all’altro delle stereo) ancora impregnato di influenze tardo
beat, ballate dilatate e psichedeliche (Sereno,
l’ipnotica Immagini, la
pink floydiana Vibrazioni, con folate jazzate, la conclusiva
sperimentale Trasparenze), uno
strumentale cosmico come Primo volo.
Alla chitarra il
danese Claes Cornelius, già con i Blues Right Off (band veneziana di rock blues
alla Ten Years After che incise un rarissimo album nei primi 70's, forse il primo lavoro italiano con
affinità blues) che dopo Trasparenze tornò in patria, Paolo Donnaruma, uno dei
migliori bassisti italiani con un'infinità lista di collaborazioni, da Battiato
alla Nannini, De Andrè, Bennato, Camerini, Ron etc etc), Pepè Gagliardi alle
tastiere (collaboratore di Camerini e Donatella Bardi), Ezio Malaguti alla
percussioni e con copertina di Mario Convertino.
Un album
inevitabilmente datato ma interessantissimo e ricco di suggestioni molto
personali e indubbia creatività.
Pioniere dell'elettronica
Poi si stufò del beat
e di tutto il resto, Maurizio, e incontrò Christina,pronto a precorrere altri
tempi: già, con i Krisma, alla metà degli anni'70, Arcieri e la moglie furono praticamente i primi, insieme
forse solo all’allora imberbe Battiato, a percorrere i sentieri dell’elettronica,
i sintetizzatori, l’estetica del solo nero. Dei marziani insomma nell’Italia
del tutto politico, anche in musica. Tant’è che se ne andarono a New York, per entrare a far parte della compagnia
di giro di Andy Warhol, la straordinaria fucina del Factory di inizio anni'80.
L’Aids imperversava però, gli amici dei due morivano come
mosche. E i due tornarono indietro.
Riscoperto da Chiambretti
Nessun treno a questo
punto attendeva Maurizio e consorte e finirono presto nell’oblio del
contemporaneo. Anche se i suoi dischi, e dei New Dada e dei Krisma, diventavano
oggetto di culto in luoghi lontanissimi (in Giappone, dei miti) e modello
indiscutibile per i nuovi cavalieri della disco. Finché Chiambretti non si
ricordò di loro, nel 2008-2009. Assisi su un trono aereo giudicavano gli ospiti
di quell’ultima, fortunata, avventura del comico valdostano. Divertente,
surreale, onirico Maurizio, una conversazione con lui e Christina era un
viaggio cosmico...
Un po' di ascolto!
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