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mercoledì 16 marzo 2016

Miss Mog Music – "Federer", di Andrea Zappaterra


Sorprende la realtà italiana di musicisti per così dire “alternativi” o meglio “indipendenti”che rappresentano veramente l’intreccio culturale, il sottobosco creativo e rigenerante che conforta coloro che sono stanchi del polpettone commerciale offerto dai media di settore, Rai in testa.
Si scoprono realtà piccole ma organizzate, preparate, piene di idee e di entusiasmo che coniugano la cultura con l’ironia e il divertimento, la sperimentazione con il classico e creano quasi artigianalmente dei piccoli capolavori.
Uno di questi gruppi sono i Miss Mog, una formazione synth-pop, con peculiarità raffinate di un suono gustosamente vintage, con testi ironici (ma fino a un certo) di osservatori attenti della realtà che ci circonda, che fa di Federer una piccola grande raccolta di istantanee in formato canzone del nostro presente, dalla sindrome ipocondriaca accentuata dalla pubblicità martellante di tutto ciò che devi fare per star bene, decaloghi di ricette e diete che ti dicono come vivere nel migliore dei modi.
Architettonicamente il suono è ricco di tastiere e sequenze che sa essere retrò e anche moderno (anzi: modernista). I Miss Mog, in altre parole, raccontano del nichilismo a bassa intensità di una generazione, quella dei trenta-quarantenni, che non essendo riuscita a fare alcuna rivoluzione si è adeguata ad un mondo dove il gossip, la pubblicità, la frivolezza dominano e la prospettiva di cambiamento si risolve in una modifica della propria fisicità decadente attraverso una dieta .
Nati a Marghera (Venezia) nel 2008, i Miss Mog si inseriscono in un segmento di mercato che ha come presuntuosi riferimenti, solo per citarne alcuni, soggetti quali Offlaga Disco Pax, I Cani, Baustelle, Max Gazzè, Subsonica, Bluvertigo, Casino Royale, Aucan e livello internazionale Daft Punk, Cut Copy, Hot Chip, M83, MGMT, Depeche Mode, Phoenix, Notwist, Who Made Who, Class Actress, Cure, Chvrches, Soulwax, !!!, Wild Beasts, Pinback, Rapture, Royksoop, Chemical Brotherscon .
I brani:
1.      Un pomeriggio
Come divertirsi al giorno d’oggi ? Droga e autoerotismo l’amara considerazione.
2.      Venety Fair
In questo mondo spesso ci si rende conto di sbagliare ma cambiare le cose costa molta fatica e sacrificio e quindi si preferisce perseverare!
3.      Pangea
Il lasciarsi andare alla deriva dell’oblio , dove è difficile recuperare le parti di se stessi.
4.      Faust
Anche qui , rimanere al buio dietro la porta per non affrontare la luce di una vita.


5.      Federer
Il cambiamento e la consapevolezza sono qualcosa che evidentemente spaventa.(non ho mai saputo niente, non ho niente da dimenticare).
6.      Panchine Divelte
Il vandalismo trattato con ironia anch’esso in crisi.
7.      Complesso B
Ironica visione ipocondriaca.
8.      L’alibi
La strategia del ragno.
9.      Meteoritmo
Affinità tra i cambiamenti climatici e umorali.
10. Razorology
Le nuove frontiere sessuali tra il male e il peggio.
11. Sulle Punte
Un giro di valzer sulla caducità della vita.



Miss Mog – Biografia

Miss Mog è nata in qualche cadente sala prove di Marghera ormai sei anni orsono, dove Grace (macchine) e Tommy (basso) praticavano elettronica becera ed irripetibile, cercando di coinvolgere, talvolta, chitarristi, batteristi  e cantanti. Il progetto ha poi preso forma – parliamo del 2012 - con l’arrivo in pianta stabile di Enrico, alla voce, e di Alvise, che ha suonato la batteria con noi per circa un anno, poi se n’è andato. Le canzoni sono venute fuori di colpo, e tutte insieme, nel corso del 2013: abbiamo pensato di registrarle, più che altro per  dar loro una versione definitiva. Qui è subentrato Beppe Calvi (aka Zucca Veleno), diventato il nostro produttore,  nonché, che a furor di popolo, quarto Miss Mog. Il sospetto che le canzoni avessero un che di buono ce l’avevamo fin da quando sono nate, ma solo con la produzione  di Beppe abbiamo capito che il  progetto poteva funzionare.

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Macramè – Trame comunicative
info@macrameufficiostampa.it

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