Un progetto ambizioso, un'eredità dei King Crimson
Nato dalle ceneri dei leggendari King Crimson, questo album è
stato un vero e proprio esperimento musicale. Al suo interno troviamo due ex
membri della band:
Ian McDonald: polistrumentista di incredibile talento, capace
di passare dalla flauto al sassofono, dalla chitarra al mellotron.
Michael Giles: un batterista dalla tecnica raffinata e dalla
grande sensibilità ritmica.
A loro si unì il fratello di Michael, Peter Giles al basso, e il leggendario Steve Winwood alle tastiere, all'epoca membro dei Traffic.
L'album è dominato dalla lunga suite "Birdman", un brano complesso e articolato che spazia tra atmosfere malinconiche e momenti di intensa energia. Il sound è caratterizzato da un uso sapiente degli strumenti, da armonie ricche e da improvvisazioni virtuosistiche.
Un successo di critica, un fallimento commerciale
Nonostante le lodi della critica, l'album non riscosse il
successo commerciale sperato. La band si sciolse poco dopo la pubblicazione,
lasciando un'eredità musicale di grande valore.
Per chi ama il rock progressivo, questo è un album è imperdibile, che propone una musica ancora oggi fresca e attuale, e ogni ascolto è un viaggio alla scoperta di nuovi dettagli e sfumature.
L'album è stato registrato in soli due mesi, tra maggio e
luglio del 1970.
La copertina dell'album è stata realizzata da Barney Bubbles,
un famoso graphic designer britannico.
Steve Winwood ha contribuito in modo determinante alla realizzazione dell'album, sia come musicista che come produttore.
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