DeaR – Gli Altri
(Music Force / Egea Music, 2024)
Di Luca Paoli
Ascoltare un nuovo album è sempre un’esperienza
intima per chi, come me, vive la musica tra le mura di casa. “Gli Altri”, di Davide Riccio,
alias DeaR, non è solo una raccolta di
canzoni, ma una finestra che si apre su paesaggi sonori complessi e vibranti ed
estremamente vari. Ogni traccia sembra avere il potere di riscrivere il
silenzio della stanza, trasformandola in un luogo dove passato, presente e
futuro si incontrano in un abbraccio sonoro.
Davide Riccio, oltre a essere un polistrumentista e
compositore, è anche uno scrittore che ha pubblicato poesie e racconti in
numerose antologie e riviste dal 1985 ad oggi. Tra le sue opere letterarie
figurano: Povertissemement (Genesi editrice, 2006), Sversi
(Libellula Edizioni, 2008), Neumi – Cantus Volat Signa Manent (2011,
Genesi editrice), Solo a Torino (Albatros, 2019), e Italian Bowie
(Arcana, 2023), una riflessione su David Bowie in Italia solo per citarne
alcuni.
Come musicista, ha una carriera variegata, che
include collaborazioni con artisti italiani e internazionali. Ha partecipato a
progetti come L'Orfeo Concluso (2006), un lavoro sperimentale con Mirco
"Ashtool" Rizzi, e al progetto Voci dei Timelines (2007). Ha
anche creato opere collettive come Neumi - Cantus volat signa manent
(2011) e Flatland (2011, Kipple). Tra le sue collaborazioni, si segnala
il lavoro con Roulette Cinese (Chinese Pop, 2012), Philippe Blache di
Day Before Us (Script Of A Journey Through The Time-Image, 2015) e
Deadburger (La chiamata, 2020) e molto altro.
Se il precedente “DeaR Tapes” si
focalizzava sulle sonorità e le atmosfere degli anni '80, segnando un tributo a
quell'epoca musicale attraverso una prospettiva personale ed evocativa, in
questo nuovo lavoro DeaR scandaglia i suoi anni ’90.
Il nuovo album si sviluppa su tre dischi per un
totale di 58 tracce che, pur essendo profondamente legati da un filo emotivo
comune, offrono esperienze differenti, come se ogni parte dell’album fosse un
capitolo di una storia che cambia continuamente direzione. La sua lunghezza
potrebbe intimorire inizialmente, ma… non ci si annoia, perché ogni traccia
invita ad una nuova scoperta, con il suo caleidoscopio di suoni, testi e
atmosfere.
A seguire vengono prese in considerazione tre
tracce per CD, quella che hanno maggiormente colpito lo scrivente.
Dal primo dischetto, che prende in esame
un periodo che va dal 1991 al 1995, emerge “Zenkiai”,
brano strumentale dal ritmo deciso e denso di suggestioni … sembra di ascoltare
un’orchestra e, per questo, appare molto interessante il lavoro fatto
sull’arrangiamento.
Si cambia decisamente percorso con la
cantautorale “La strada è lunga” dove il protagonista evidenzia
che è meglio prendere strade secondarie e deserte dalle mete solitarie e più
incerte.
Ritmo ed elettronica si impossessano della quasi
Funky “Kholbar”, a dimostrare la varietà compositiva di Riccio ma
anche la grande maestria nella cura dei suoni.
Il secondo cd va a scovare nel periodo tra
il 1996 e il 1998 e qui la musica si fa più sperimentale ed articolata, a
dimostrare la maturità di scrittura raggiunta e la voglia di progredire di
Riccio.
Non mancano però le ballate come “Verrà il giorno”, attraversata da umori psichedelici con la voce di DeaR
assolutamente protagonista ed una orchestrazione veramente di ottimo livello.
Apprezzabile “Chanson pour Jaques Breil”,
tuffo nella canzone d’autore francese che Riccio dimostra di saper
padroneggiare molto bene e con il giusto grado emozionale.
Si cambia completamente con il ritmo carioca di “Non farti cadere le ali”, che mostra anche ottimi arrangiamenti vocali e un
violino che si inerpica su un arrangiamento davvero indovinato.
Il periodo che vede protagonista il terzo cd
va dal 1998 al 1999 e vede un ulteriore salto di qualità e un percorso
che porta sempre di più verso sonorità impegnate e sperimentali, dove il
sapiente uso dell’elettronica gioca un ruolo importante, come in “Un olandese Volante”, scandita dai pulsanti beat della batteria elettronica
e da arrangiamenti sempre più ricercati.
Torna la psichedelia in “Raga Jana”
a tenere un filo conduttore col passato … brano che una volta che ti entra in
circolo non ti esce più.
Il sax ricama la bella ballata “Kaspar Hauser” dove la voce di DeaR viene sostenuta da un ottimo
tessuto strumentale e dal piano che va ad addolcire il beat elettronico.
Tutti i brani sono di ottima qualità artistica e si
consiglia di ascoltare il lavoro nella sua interezza per apprezzare il percorso
artistico di DeaR senza il timore di annoiarsi.
L’evoluzione musicale di Davide Riccio è ben
rappresentata in questo enorme lavoro che presenta le mille facce e sfumature
di un artista che si è sempre messo in gioco osando andare oltre dove in tanti
non hanno avuto il coraggio di farlo … consiglio a tutti coloro che credono che
la musica di qualità nel nostro Paese esiste anche se non promossa come si
dovrebbe di buttarsi senza timore nella musica di questo artista … sono sicuro
che ne verrete ripagati con la moneta della qualità.
Buon ascolto.
Track list:
CD 1
1.
L’orologio da rote
2.
Volta per volta
3.
Ma poi non arrivi mai
4.
Per esserci al mondo
5.
Zenkiai
6.
Gira e rigira
7.
In un istante
8.
L’opera al rosso
9.
Vedo marrone
10. Dietro che tipo di muro
stai?
11. Bacio di Cyrano
12. La strada è lunga
13. Zygoun
14. L’eterno ritorno
15. AAA nessuno cercasi
16. Kholbar
17. TGV Eurostar
18. Ombra della sera (Da
solo a solo)
CD 2
1.
Canzona a un flautin
2.
Ipse dixit (Ah! Ah! Ah!
Ah!)
3.
Eloi e Morlock
4.
Cyborg punk pogo
5.
2025
6.
Sarajevo
7.
Verrà il giorno
8.
Tingel Tangel
9.
Il grande fumo
10. Yeah!
11. Il sogno di un uomo
ridicolo
12. Vodka
13. Chanson pour Jacques
Brel
14. Cherchez la femme
15. Swinging London
16. Non farti cadere le ali
17. Kalimantan
18. Gamelan
19. Le scatole incalzanti
20. Poesie quasi zen
21. Le occasioni perdute (Ci
resta il cuore)
22. A suivre
CD 3
1.
Quest’è colui che il
mondo chiama amore
2.
La tua stanza
3.
Magnitizdat
4.
L’olandese volante
5.
Taj Mahal
6.
Samskara
7.
Raga Jana
8.
Genio? Non si dice!
9.
Il a du se passer
quelque chose
10. Tativille
11. Satiesques (Musiche per
la segreteria telefonica)
12. Flow
13. 2M
14. Timisoara (In remebrance
of)
15. Senza titolo per ora
16. Kaspar Hauser
17. Come niente sembra
18. Sonata per organo
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