Far Vibes – Time’s Up (Andromeda
Relix, 2024)
Di Luca Redapolis Paoli)
Nel panorama musicale italiano, non è comune imbattersi in
album che uniscono con tanta efficacia un concept profondo a una produzione
sonora di grande impatto.
Con “Time’s Up”,
i Far Vibes ci
conducono in un viaggio musicale intenso e riflessivo, raccontando gli ultimi
giorni di Cristo attraverso il linguaggio dell’hard rock e del metal melodico.
Dietro a questo interessante progetto si celano i nomi di Maurizio
Cucchiarini (chitarrista, cantante e compositore) e Fabio Marra (batterista),
artisti con tanta musica alle spalle come la splendida avventura coi Run
After To, band metal di Pesaro attiva negli anni ’80.
L’opportunità di riprendere a collaborare e dare vita a un
nuovo progetto è emersa dopo il periodo di lockdown causato dalla pandemia.
Cucchiarini ha rispolverato del materiale inedito da lui
composto, trovando così l’ispirazione per coinvolgere Marra in una nuova
avventura musicale, che ha preso appunto il nome di Far Vibes.
Come scritto sopra Time’s Up è un concept album che
racconta gli ultimi giorni di Cristo come è facilmente intuibile dai
titoli della tracklist.
Ad aiutare, in alcuni brani i due artisti troviamo Steve
Mars al basso e Marco Terenzi alla chitarra acustica.
La scaletta del disco segue una cronologia ben definita,
creando un viaggio sonoro che conduce l’ascoltatore dall’ultima cena fino agli
atti finali di redenzione e sacrificio.
Dal punto di vista musicale "Time’s Up"
è un trionfo di sonorità hard rock, con influenze che spaziano dal progressive
al metal melodico. I riff di chitarra di Maurizio Cucchiarini sono
graffianti e ricchi di pathos, alternando potenza e delicatezza con grande
maestria. La batteria di Fabio Marra è precisa e pulsante.
Non mancano momenti più atmosferici, in cui le tastiere e gli
effetti sonori aggiungono profondità e creano un’aura quasi sacrale. Questo
contrasto tra potenza e introspezione è uno degli elementi chiave del disco,
capace di tenere l’ascoltatore costantemente coinvolto.
Le nove tracce dell’album vanno ascoltate attentamente dalla
prima all’ultima per poter seguire il racconto, ma per dare un’idea di quanto si
andrà ad ascoltare segnalo alcuni titoli.
"Last Supper" prende vita in un contesto prog
influenzato dalla scuola dei King Crimson, con una struttura complessa e
sonorità ricche di sfumature.
Il testo, in inglese, si concentra sull'Ultima Cena di
Cristo. Il brano alterna momenti di tranquillità ed esplosioni di energia,
riflettendo l'ambivalenza emotiva dell'evento: la convivialità e la
consapevolezza del tradimento imminente. La musica, con chitarre dense e una
sezione ritmica potente, crea un'atmosfera che sottolinea la tensione tra
Cristo e i discepoli. Il racconto esplora temi di tradimento, sacrificio e
destino, culminando in una riflessione meditativa sul futuro che attende
Cristo. Il brano reinventa un evento biblico, offrendo un'esperienza emotiva
profonda.
Un altro brano fondamentale nel racconto è "Pilate",
che presenta un'affascinante fusione di riff lenti e potenti, tipici del doom,
e linee vocali leggere e melodiche, che si librano quasi eteree sopra la
struttura strumentale, creando un contrasto emozionante e coinvolgente.
Proseguo questo viaggio nelle note di Time’s Up proponendovi
“Crucifixion”, brano dalle sonorità iniziali, che evocano
atmosfere orientali, richiamano approcci sperimentali e atmosferici, per poi
proseguire nella narrazione dell’episodio della Passione con passaggi elettrici
densi ed avvolgenti.
La seguente “Death”, brano dove cupezza e
melodia vanno a braccetto con la voce di Cucchiarini ad esprimere al meglio la
tragicità del momento … la chitarra vola alta tra riff decisi ed assoli lirici.
A chiudere l'album con un messaggio di speranza è "Resurrection
– The End", un brano intriso di un'atmosfera eterea e solenne, che
suscita sensazioni di magia, pur mantenendo sempre quel tono oscuro e profondo
che caratterizza i Far Vibes.
Time’s Up dei Far Vibes è un album che colpisce per la sua maturità e
ambizione, dove un concept profondo si unisce ad una produzione sonora di
grande qualità. Il duo dimostra una straordinaria abilità nel creare un'opera
che è tanto potente quanto riflessiva, consolidandosi come una delle realtà più
interessanti e promettenti dell'hard rock italiano.
Buon Ascolto.
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