www.mat2020.com

www.mat2020.com
Cliccare sull’immagine per accedere a MAT2020

mercoledì 8 gennaio 2025

Far Vibes – Time’s UP, di Luca Redapolis Paoli)

 


Far Vibes – Time’s Up (Andromeda Relix, 2024)

Di Luca Redapolis Paoli)

 

Nel panorama musicale italiano, non è comune imbattersi in album che uniscono con tanta efficacia un concept profondo a una produzione sonora di grande impatto.

Con “Time’s Up”, i Far Vibes ci conducono in un viaggio musicale intenso e riflessivo, raccontando gli ultimi giorni di Cristo attraverso il linguaggio dell’hard rock e del metal melodico.

Dietro a questo interessante progetto si celano i nomi di Maurizio Cucchiarini (chitarrista, cantante e compositore) e Fabio Marra (batterista), artisti con tanta musica alle spalle come la splendida avventura coi Run After To, band metal di Pesaro attiva negli anni ’80.

L’opportunità di riprendere a collaborare e dare vita a un nuovo progetto è emersa dopo il periodo di lockdown causato dalla pandemia.

Cucchiarini ha rispolverato del materiale inedito da lui composto, trovando così l’ispirazione per coinvolgere Marra in una nuova avventura musicale, che ha preso appunto il nome di Far Vibes.

Come scritto sopra Time’s Up è un concept album che racconta gli ultimi giorni di Cristo come è facilmente intuibile dai titoli della tracklist.

Ad aiutare, in alcuni brani i due artisti troviamo Steve Mars al basso e Marco Terenzi alla chitarra acustica.

La scaletta del disco segue una cronologia ben definita, creando un viaggio sonoro che conduce l’ascoltatore dall’ultima cena fino agli atti finali di redenzione e sacrificio.

Dal punto di vista musicale "Time’s Up" è un trionfo di sonorità hard rock, con influenze che spaziano dal progressive al metal melodico. I riff di chitarra di Maurizio Cucchiarini sono graffianti e ricchi di pathos, alternando potenza e delicatezza con grande maestria. La batteria di Fabio Marra è precisa e pulsante.

Non mancano momenti più atmosferici, in cui le tastiere e gli effetti sonori aggiungono profondità e creano un’aura quasi sacrale. Questo contrasto tra potenza e introspezione è uno degli elementi chiave del disco, capace di tenere l’ascoltatore costantemente coinvolto.

Le nove tracce dell’album vanno ascoltate attentamente dalla prima all’ultima per poter seguire il racconto, ma per dare un’idea di quanto si andrà ad ascoltare segnalo alcuni titoli.

"Last Supper" prende vita in un contesto prog influenzato dalla scuola dei King Crimson, con una struttura complessa e sonorità ricche di sfumature.

Il testo, in inglese, si concentra sull'Ultima Cena di Cristo. Il brano alterna momenti di tranquillità ed esplosioni di energia, riflettendo l'ambivalenza emotiva dell'evento: la convivialità e la consapevolezza del tradimento imminente. La musica, con chitarre dense e una sezione ritmica potente, crea un'atmosfera che sottolinea la tensione tra Cristo e i discepoli. Il racconto esplora temi di tradimento, sacrificio e destino, culminando in una riflessione meditativa sul futuro che attende Cristo. Il brano reinventa un evento biblico, offrendo un'esperienza emotiva profonda.

Un altro brano fondamentale nel racconto è "Pilate", che presenta un'affascinante fusione di riff lenti e potenti, tipici del doom, e linee vocali leggere e melodiche, che si librano quasi eteree sopra la struttura strumentale, creando un contrasto emozionante e coinvolgente.

Proseguo questo viaggio nelle note di Time’s Up proponendovi “Crucifixion”, brano dalle sonorità iniziali, che evocano atmosfere orientali, richiamano approcci sperimentali e atmosferici, per poi proseguire nella narrazione dell’episodio della Passione con passaggi elettrici densi ed avvolgenti.

La seguente “Death”, brano dove cupezza e melodia vanno a braccetto con la voce di Cucchiarini ad esprimere al meglio la tragicità del momento … la chitarra vola alta tra riff decisi ed assoli lirici.

A chiudere l'album con un messaggio di speranza è "Resurrection – The End", un brano intriso di un'atmosfera eterea e solenne, che suscita sensazioni di magia, pur mantenendo sempre quel tono oscuro e profondo che caratterizza i Far Vibes.

Time’s Up dei Far Vibes è un album che colpisce per la sua maturità e ambizione, dove un concept profondo si unisce ad una produzione sonora di grande qualità. Il duo dimostra una straordinaria abilità nel creare un'opera che è tanto potente quanto riflessiva, consolidandosi come una delle realtà più interessanti e promettenti dell'hard rock italiano.

Buon Ascolto.

 


 

 

 

 

Nessun commento:

Posta un commento