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lunedì 28 ottobre 2024

Banco del Mutuo Soccorso-"NUDO"


A fine settembre/inizi ottobre del 1997, il Banco del Mutuo Soccorso finiva di registrare l’album “Nudo”, doppio CD, una parte in studio, con la “suite” inedita Nudo, la seconda live, la maggior parte dei brani registrati dal vivo a Tokio nel maggio dello stesso anno.

Di tutto un Pop…

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Un doppio CD, il primo in studio e il secondo dal vivo. Il CD in studio era aperto da un brano inedito, una suite in tre movimenti che dà il titolo al disco: "Nudo", appunto. Il resto del cd era composto da alcuni brani storici incisi al Ribes Studio di Genzano il 13 e 14 aprile del 1997.

Il disco uscì per la Emi Italiana alla fine del 1997. Come detto il cd due era invece il risultato di una tournèe in Giappone, si sa sono sempre i giapponesi a riscoprire le cose, come insegna il mockumentary The Spinal Tap.

La band riprende il nome completo e anche la voglia di riproporre brani più articolati e vecchi successi. Un doppio cd che contribuisce alla rinascita del progressive italiano che negli anni 2000 vedrà una sequela di ristampe celebri e di ritorni inaspettati, e anche di fatto l’ultimo disco contenente un inedito del gruppo composto con Di Giacomo in vita.

I brani dal vivo sono registrati a cavallo tra Giappone e Italia. Per la precisione "La conquista della posizione eretta", "Metamorfosi", "Guardami le spalle" e "Roma/Tokyo" provengono dai concerti giapponesi del 25 e 26 maggio 1997 mentre "Bisbigli", "Passaggio", "Coi capelli sciolti al vento" e "Traccia" provengono da un concerto al Ciclodromo di Padova del settembre del 1995. È però l’inedito in studio a catturare l’attenzione.


Una suite in tre parti lunga circa 13 minuti che mostrava le caratteristiche che avevano reso celebre il gruppo negli anni ’70, partiture sinfoniche e pompose, ma anche una inedita tessitura rock che ben si amalgamava soprattutto alla bella e particolare voce di Di Giacomo che canta un testo davvero notevole. Belle le revisioni di alcuni grandi classici, su tutte "750 mila anni fa l’amore", che diventa una struggente ballata voce e pianoforte che strappa l’anima con un testo che racconta una storia d’amore impossibile ai tempi dell’evoluzione.

La parte live mostra un gruppo in piena forma, che riarrangia bene i vecchi brani senza snaturarli.

Il disco uscì anche in versione singola per il mercato internazionale mischiando brani reincisi e live.

Da lì partì per il Banco una breve seconda giovinezza.






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