Articolo e foto a cura di Francesca Flati
Articolo già apparso sul portale Rome by Wild:
12-01-2015: James
Vernon Taylor incontra la stampa, a Roma, nella sala ospiti
dell’Audotorium Parco della Musica, per presentare il suo prossimo tour
italiano. Sei date già confermate, in una produzione D’Alessandro e Galli e The Base.
Taylor fa parte del mondo della musica ormai da 4
decadi, è uno dei massimi esponenti del folk/country rock con alle spalle
molteplici Grammy Awards, ha venduto più di 100 milioni di album in tutto il
mondo ed è stato inserito sia nellaRock and Roll Hall of Fame che
nella Songwriter’s Hall of Fame.
Ai giornalisti racconta della sua collaborazione con
i Beatles e di come il loro riconoscimento gli abbia aperto le
porte del mondo della musica, ma anche di come sia cambiata la sua attitudine
alla scrittura nel corso degli anni. Confessa che un tempo la sua urgenza di
esprimersi era più forte, ed ecco perché negli ultimi 10 anni le sue
pubblicazioni non hanno riguardato materiale originale. Afferma però che ancora
oggi scrivere è una delle sue attività preferite, perché le canzoni nascono dal
nulla ed è come se lui stesso fosse la prima persona ad ascoltarle. Ci
rassicura quindi su una ritrovata voglia di mettersi in gioco e proprio tra maggio
e giungo potrebbe uscire un suo nuovo album di inediti, di cui sarà possibile
ascoltare 3 o 4 tracce anche durante le sue date italiane.
James Taylor, distinto, gentile, pacato, non nasconde un forte
amore per l’Italia, quell’Italia che ai suoi occhi ha ancora città piene di
personalità, in contrapposizione ad un mondo appiattito dalla globalizzazione.
Usa parole piene di entusiasmo anche per il pubblico italiano, sempre caloroso
ai suoi concerti, “l’energia che sento sul palco è la cosa più importante”,
dice.
Per questo tour ha scelto di portare con sé la band al
completo, saranno 8 i musicisti ad affiancarlo sul palco. E’ lo stesso Taylor ad
affermare che quando possibile vuole averli tutti con sé perché la sua band è
in grado di valorizzare al massimo la sua musica. Musica che descrive tanto
complessa quanto possibile. Dalla sala infatti viene chiesto se, dopo un
periodo di egemonia da parte della musica elettronica e dei suoni complessi,
non fosse finalmente arrivato il momento di tornare alla semplicità di voce e
chitarra, caratteristiche che lo hanno sempre contraddistinto. E qui dà una
lezione di musica essenziale, nella sua semplicità: “la musica segue le
rigorose leggi della fisica, e dell’universo, è ridotta al minimo, non ha
bisogno di spiegazioni, non si può distillare ulteriormente, va al di là dei
giudizi e di analisi complesse. La musica è immediata e diretta.”
La conferenza tocca anche temi di attualità, tra cui i
recenti attentati di Parigi. Diverse sono le domande che chiedono a Taylor un’opinione
sull’accaduto. La classe del musicista statunitense resta intatta anche in
questo caso, afferma di essere scioccato, ma anche molto fiducioso nella forza
che è stata dimostrata dal popolo francese. Conclude però che, non essendo un
esperto di politica internazionale, preferisce tornare alla musica.
Ed è proprio la sua musica che non vediamo l’ora di
poter ascoltare di nuovo, dal vivo.
Appuntamento
ad aprile con James Taylor and Band. Ecco le date:
18 aprile TORINO – Auditorium
Lingotto
19 aprile ROMA-Auditorium Parco della Musica
21 aprile FIRENZE – ObiHall
22 aprile TRIESTE – Politeama Rossetti
24 aprile PADOVA – GranTeatro Geox
25 aprile MILANO – Teatro Degli Arcimboldi
21 aprile FIRENZE – ObiHall
22 aprile TRIESTE – Politeama Rossetti
24 aprile PADOVA – GranTeatro Geox
25 aprile MILANO – Teatro Degli Arcimboldi
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