PINK SIZE live al CLUB
IL GIARDINO - Lugagnano di Sona (VR) - 24/01/2015
di Marco Pessina
Decidere di essere una
cover band richiede in qualche modo "mestiere" e un tantino di
somiglianza verso chi si decide di interpretare. I quattro ragazzi trevigiani: ANDREA DE NARDI (tastiere e voce), MATTEO
BALLARIN (chitarre e voce), MANUEL
SMANIOTTO (batteria) e ANDREA GHION
(basso e voce) queste caratteristiche le possiedono tutte. Ottimi musicisti (i
primi tre accompagnano spesso ALDO
TAGLIAPIETRA nei suoi live, oltre ad aver inciso con lui gli ultimi due
album da solista dopo l'uscita dalle ORME. La serata e impreziosita dal
pubblico, con un Club pressoché esaurito. L'unica pecca, se posso aggiungere
qualcosa, è rappresentata dal fatto che forse ci vorrebbe questo interesse
anche per i gruppi che propongono musica propria (tra l'altro sempre i primi tre
sono anche i FORMER LIFE), con
all'attivo un paio di pubblicazioni interessanti. Il concerto sarà diviso in
due parti, nella prima vengono eseguiti i brani della prima produzione FLOYD a partire dalla suite ATOM HEART MOTHER, eseguita con dovizia
e sentita poco o nulla dal vivo e questa è già una piacevole sorpresa. Segue la
psichedelica ASTRONOMY DOMINE, roba
da UFO CLUB e SYD BARRETT. Il pubblico apprezza e non potrebbe essere
diversamente, vista la bravura dei quattro. ECHOES
viene seguita integralmente nelle due parti, BALLARIN e DE NARDI si alternano
al canto a seconda del brano eseguito, supportati da GHION. TUTTI in possesso
di ottime voci. A questo punto non manca WISH
YOU WERE HERE con tanto di
dedica. La band è affiatata e collaudata e potente nella sua base ritmica con
SMANIOTTO e GHION. La prima parte si conclude con la stupenda SHEEP da ANIMALS e con questo brano si conclude la prima parte. Dopo una
breve pausa, si riparte con un altro classico che non può certo mancare, stiamo
parlando di SHINE ON YOUR CRAZY DIAMOND, dove BALLARIN dà un primo
saggio delle sue indubbie qualità di chitarrista. Nel frattempo sono entrate in
scena tre bravissime coriste ad impreziosire il tutto. Il salto è notevole
verso A MOMENTARY LAPSE OF REASON e
l'esecuzione di LEARNING TO FLY. Il
suono è pulito, il pubblico gradisce con prolungati battimani. Un medley di DARK SIDE OF THE MOON, che racchiude i brani più significativi, dà modo alle
coriste di mettersi in evidenza durante l'esecuzione di THE GREAT GIG IN THE SKY. Non manca nemmeno DIVISION BELL ed in particolar modo nell'esecuzione di HIGH HOPES. C'è perfino lo spazio per LOUDER THAN WORDS, da THE ENDLESS RIVER, seguita dalla
celeberrima HEY YOU. Inevitabile a
questo punto un corposo accenno a THE
WALL nella parte iniziale, cui fanno seguito RUN LIKE HELL e CONFORTABLY
NUMB.
Applausi a scena
aperta meritati per il quartetto trevigiano. C'è anche il tempo per il bis,
visto il battimani della sala e i SIZE non si fanno pregare ed eseguono ON THE TURNING AWAY. Con questo popò di repertorio possiamo concludere la serata
nel migliore dei modi e ringraziare la band per il paio di ore abbondanti di
musica dei FLOYD ben eseguita. Alla prossima.
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