VERILY SO – ISLANDS
di Franco Perona
Per chi vede Marialaura Specchia (vocals and drums)
insieme a Simone Stefanini ( guitars
and vocals) è facile associare la loro figura a un duo di eccezione come White Stripes; le attese in questi casi
complicano un pò le cose come se ci fosse una similitudine dettata dalla
tipologia della formazione. In verità Luca
Dlapiaz e Antonio Laudazi,
completano l’architettura del gruppo.
E se l’album parte con
To Behold, con un testo conciso ma
pregevole, l’accostamento è spontaneo seppure siano atmosfere diverse; Marialaura
tiene ritmo e voce (forse un timbro più aggressivo sarebbe d’aiuto nel definire
il ruolo della vocalist, ma è un gusto personale), ritmica fluente e ben
definita con chitarra in tiro, ma senza troppa fantasia.
Cold Hours non si allontana dalle scene del primo brano, la chitarra
graffia all’inizio, la voce non domina un testo molto interessante, con un “the world tear us apart” che ci porta
inevitabilmente a sentire una forte nostalgia per “love will tear us apart” degli indimenticabili Joy Division,
seppure con ritmi e sonorità diverse. Forse una lavoro diverso in studio
sulla voce poteva dare a questo brano la “ svolta” che si aspetta l’ascoltatore.
Mi sono divertito ad ascoltare più volte Never Come Back, mi piace il suo inizio
acustico, mi piace la voce, anzi le voci con progressione basata su un testo vagamente
“low rock” intriso di nuove attese come dice il pregevole
spunto “ Draw a house somewhere, open up
the door, get out from there. Once removed the door, draw something new, draw
more”, ben ritmato, con un groove semplice
ed efficace che progredisce verso una interessante crescendo del brano.
Speravo che Sudden
Death ci portasse ad una crescita ritmica e ad un carattere che invece si
stempera in una ballad che sa di già
visto… morte, fiume, sussurri, pioggia. Un brano di buona fattura che non
aggiunge molto al percorso di Islands.
Nel mio concepire un discorso musicale è forse più un brano di chiusura dell’album. Invece
la svolta ritmica e piacevole arriva con Ode
to the Night, tesa e ritmata da un bel duo chitarra, batteria e con un
basso essenziale che sostiene bene la voce, che nuovamente sembra un pò troppo
“ lontana”.
Ci vuole uno stacco e arriva puntualmente con il grand
piano in Not At All, grazie a Federico
Ciompi che duetta con Marialaura; piacevole e lineare.
Non nego che di aver riscritto alcune volte dopo l’ascolto
le mie sensazioni, ma sottolineo che lo “strumento” voce avrebbe dato un grande
spunto a questo brano così struggente, grazie ad un sapiente ricorso
all’elettronica.
Nothing in
the Middle ci riporta in un quattro
quarti classico un pò troppo scontato, come se la paura di sbagliare facesse
scegliere ad artisti e produttore una condotta di attesa; una sorta di lato B (in
senso musicale) da 45 giri e Verily So
ha doti che non richiedono queste pause, seppure il brano scorra senza
particolari incertezze.
Islands è il momento che aspettavo (in verità già in Ode to the Night avevo molte attese) ma
mi riporta ad un Concerto al Teatro (ex) Smeraldo a Milano, dove un grande
artista italiano disse che in fondo le sue storie erano molto simili,
tristezza, grigiore, lei arriva, piange e lui canta di un ritorno che è un
addio e che ci porta a “Non ho mai
cambiato il mio vestito, dal momento che te ne sei andata via...”.
Per carattere la sensazione decadente di questo disco mi
interessa ed è tangibile; nelle varie fasi si percepisce un respiro musicale in progressione dialettica
con l’ascoltatore e nel complesso ho goduto di questo ascolto e della
costruzione armonica dei brani.
Le attese saranno premiate da un gruppo che ha qualità
molto interessanti e spunti di grande armonia?
Sapranno osare e crescere come fa pensare l’embrione di Verify So?
Credits
Verily
So:
Marialaura Specchia, Luca Dalpiaz, Simone
Stefanini, Antonio Laudazi.
This
record was recorded by Marialaura (vocals and drums), Simone (guitars
and
vocals) and Luca (bass)
Grand
piano on “Not At All” by Federico Ciompi
Recorded
at “Open Mountain Studio” by Mattia Casini
Drums
recorded at “Registra.Mi Sessions” by Michele Conti
Mixed
and mastered at “Studio Waves” by Paolo Rossi
Artwork
by Karin Kellner
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