Il giovane Valerio Giongo inizia
a collaborare con MAT2020.
Ho catturato l’articolo a seguire dal suo blog, improntato
alla cultura e agli elementi storici, ed è un po’… tosto, ma di sicuro
interesse.
Conoscendo i suoi gusti sottoporrò alla sua attenzione altre
musiche, certo che saprà trovare la giusta chiave di lettura.
Luigi Nono nasce a
Venezia, città nella quale morirà nel maggio del '90, il 29 gennaio del
1924. Nipote dell'omonimo pittore veneziano ottocentesco Luigi Nono
(1850-1918), che egli mai conobbe, fu uno dei massimi esponenti italiani in
Italia e all'estero di quella che ad oggi viene definita "Musica
contemporanea" e "Seriale".
Nel corso della sua vita ha trattato
i problemi sociali, politici e di espressione che l'arte del suo tempo in quel
momento affrontava, unendo spesso alla sua musica opere letterarie e poetiche
di vari autori illustri.
Una volta diplomatosi
al liceo, su spinta del padre, nel 1942 si iscrive alla facoltà di
Giurisprudenza a Padova, che terminerà con successo cinque anni più tardi.
Negli stessi anni frequenta esternamente a Venezia il conservatorio, superando
il compimento inferiore (1947) e medio (1949) di composizione, senza però
conseguire il diploma.
Ispirato da quello che
nei primi anni di formazione musicale fu il suo mentore, ovvero il più esperto
compositore Gian Franco Malipero, nel 1945 compone "La discesa di Cristo
agli Inferi", brano basato sui modelli di musica sacra, andato perduto.
Grazie a Malipero,
conosce Bruno Maderna; compositore in erba anch'egli, di quattro anni più
vecchio. Con il quale nasce un rapporto speciale di amicizia e di rispetto che
persisterà fino alla morte dello stesso, avvenuta il 13 novembre 1973.
I due studiano a fondo
la musica "trecentesca" e "cinquecentesca", oltre ad
approfondire gli autori fiamminghi e la polifonia rinascimentale. Da questi
studi, Nono forgiò la sua idea di arte; secondo la quale la musica in
particolare e l'espressione artistica in generale, devono andare pari passo
agli avvenimenti e alle esigenze politiche del periodo che li rappresentano.
Sempre assieme
all'amico, partecipa ad un corso di direzione artistica tenutosi a Venezia e
presieduto da Hermann Scherchen, famoso violinista e direttore d'orchestra che
diviene il maestro dei due giovani, allorché partono da Venezia per seguire i
suoi concerti che generalmente si tengono fra Italia, Svizzera e Germania.
Il debutto di Nono
sulla scena nazionale ed internazionale avviene nel 1950 con il brano per
orchestra "Variazioni canoniche sulla serie dell'op. 41 di Arnold
Schoenberg", sotto la direzione di Scherchen, l'opera ha un'accoglienza
disomogenea ma svela l'attività del compositore sulle problematiche
dell'avanguardia musicale.
Questo è il periodo
nel quale si avvicina di più allo studio della musica sperimentale, e gli anni
successivi sono di notevole produzione artistica. Nel 1951, infatti, propone
"Polifonica-Monodia-Ritmica". Seguono; "l'Epitaffio per Federico
Garcìa Lorca", "España en el corazón", sulle parole del poeta
Neruda (entrambi 1952), "La victoire de Guernìca" (1954), "Incontri"
(1955) e "Diario Polacco" (1959).
Negli anni che
seguono, procedono i lavori ed aumenta la sua esigenza a far conoscere le
problematiche della vita tramite la musica. Le opere che nei decenni hanno
lasciato maggiormente il segno sono; "Il canto sospeso" del (1956),
basato sulle lettere dei condannati a morte durante la Resistenza. "La
fabbrica illuminata" (1964), opera per soprano nella quale denuncia le
pessime condizioni di lavoro per gli operai di quel periodo. "A foresta é
jovem e cheja de vida", del (1966), che tratta i disagi del "terzo
mondo", e "Y entonces comprendiò" del (1970) sui testi di
Ernesto Guevara.
Gli anni '80 vedono un
parziale ritorno alle origini, ovvero con l'idea di assecondare alla sua musica
i testi o le parole di vari scrittori del passato. Trai più "utilizzati"
vi sono autori di stampo prettamente mistico-filosofico come; Eschilo, Pindaro,
Sofocle, Euripide Goethe, Erodoto e Giordano Bruno.
Luigi Noto muore
infine a Venezia, nella sua abitazione natia, l'8 maggio 1990 all'età di 66
anni.
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