L'aveva annunciato mesi fa di essere
malato di cancro, se n’è andato a 77 anni, Daevid Allen, folletto, mago, alchimista
del suono prima nei Soft Machine, poi nei Gong...
RIP
WK
Qualche settimana fa aveva raccontato che si sentiva alla fine
della sua vita e che aveva deciso di non curare più il cancro che era
ritornato, colpendolo al polmone. E nella notte è morto a Byron Bay, in
Australia, Daevid Allen, una delle figure più importanti della psichedelia e
del progressive nella musica rock, se così si può chiamare un genere che ha
attraversato anche il jazz, con i primi tentativi di fusion allepoca dei Soft Machine (1966).
Chitarrista, cantante, compositore, autore dei testi, genio e
visionario, Allen aveva 77 anni e resterà comunque famoso per aver fondato (in
Francia) i Gong, dopo essere stato tra i fondatori dei Soft Machine insieme a
Robert Wyatt, Kevin Ayers e Mike Ratledge. Insomma, uno dei componenti più
straordinari di quella che è stata la cosiddetta scuola di Canterbury, che ha influenzato gran parte della musica
successiva. Tra le pietre miliari dei Gong, Camambert Electric, Fliyng Teapot,
Angels Egg, You.
Ma forse uno dei dati più straordinari per capire chi fosse Allen
è stata la sua infinita capacità creativa, che lo portò a pubblicare due anni
fa piccolo capolavoro, dal titolo “I see
you”, in cui dimostrò la differenza
tra gli artisti veri, capaci di rinnovarsi continuamente, e quelli alla Rolling
Stones, prigionieri di se stessi.
Con i Gong
Con i Soft Machine
Tutto da ascoltare...
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