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21 Novembre 2015
"Lentamente muore chi diventa schiavo
dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi
percorsi,
chi non cambia la marca, chi non
rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita passione,
chi non rischia la certezza per
l'incertezza
per inseguire un sogno,
chi non si pertmette almeno una volta
nella vita,
di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore, chi non viaggia,
chi non legge, chi non ascolta
musica,
chi non trova grazia in se stesso”
(Pablo
Neruda)
Tu non morirai mai!
Ci sarai sempre, buon viaggio Capitano
WK
Ricordo di Piero Pelù
FRANCESCO DI GIACOMO
ha una voce inarrivabile, magica, onirica, perfetta per dare suono alle parole
delle storie che scrive e racconta, melodie senza tempo incastonate
perfettamente nelle musiche di quella superband imprescindibile del prog-rock
europeo che si chiama IL BANCO (del mutuo soccorso).
Voce talmente
inarrivabile timbricamente da essere difficilmente riproducibile\imitabile
nonostante le grandi melodie cantabili.
Fu anche attore nei
film del grande Fellini da quanto il suo personaggio era forte.
Francesco Di Giacomo
ho avuto la fortuna di incontrarlo alcune volte, al Mattatoio a Roma nell' 84,
al Primo Maggio e insieme a Vittorio Nocenzi, tastierista del Banco, allo
studio Heaven di Rimini dove i Litfiba mixavano l'album Spirito nel '94.
Francesco ieri ha
abbandonato il suo corpo per continuare il suo viaggio ultraterreno e
raggiungere vette ancora più inarrivabili vocalmente e spiritualmente.
Grazie per tutto
quello che ci hai dato, ci dai e ci darai grande uomo!
Con amore e rispetto
eterno.
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