Le Mosche – “Boa Viagem Capitão"
“Ogni viaggio inizia con un passo solo”, frase concupiscente del primo brano della
voce narrante di questo singolare album di esordio ufficiale de Le Mosche,
formazione che nasce a Bologna
all'insegna della contaminazione tra canzone d'autore, influenze jazz e
tradizione popolare dell'Italia meridionale.
Singolare perché
coraggiosamente si tenta di amalgamare alcuni generi tra loro molto diversi e
come si diceva una volta assolutamente “Non
Commerciali” .
Ne scaturisce un
risultato piacevolissimo come raramente capita di ascoltare, improntato
all’innovazione sia stilistica che tecnica .
Si passa da
immagini teatrali con voci narranti a veri e propri brani jazz, da brani folk in lingua dialettale a canzoni
d’autore con una leggerezza di sfumature che ne attenuano i confini, regalando
all’ascoltatore la sensazione di omogeneità
di un unico percorso.
Si va da brani
in lingua francese, da "L'Aviateur", ispirato alla fuga
dalla guerra di una donna algerina, a "Santa Lucia", ovvero il percorso di una persona che
decide di cambiare sesso, sino a un brano della tradizione popolare pugliese, "La Rondinella ", ed ancora un esperimento in dialetto
brindisino, "Nui" (cantato da Claudia De Candia); si prosegue con
la canzone d’autore, “Una Mattina”, sino a “Renata”
(tenera poesia dedicata alla propria cagna con profondi sottintesi) per
poi arrivare al Jazz di “Ritorni” e al brano in lingua
inglese, “La Vertigine Azzurra ”, dedicata a chi affronta il mare e
spesso purtroppo la morte per scappare da guerra e fame, il tutto introdotto e
chiuso da “Boa
Viagem Capitão”, con la
voce narrante di Simona Sagone.
L'artwork è
dedicato alla figura di Salgueiro Maia, l’eroe della rivoluzione pacifica dei
garofani che ha portato alla destituzione del regime dittatoriale in Portogallo
nel 1974.
Le Mosche cambiano spesso
scenari sonori e strumentazione, alternando chitarre elettriche ed acustiche a
tamburi a cornice, sax (contralto e soprano), organetto, bouzouki, basso
elettrico, con in evidenza e la voce di Giampiero Lupo, autore di musiche e testi e
produttore dell'album.
Veramente belli gli spunti di piano che introducono alcuni brani e gli
arrangiamenti, molto curati, fanno di questo album un buon lavoro anche sotto
il punto di vista tecnico, apprezzabili le sonorità mediterranee che qua e la
emergono come folclore, e il tema principale, che è quello del movimento e del
divenire, rimedio alla stagnazione e all’immobilismo.
Se ogni viaggio inizia con un singolo passo direi che per Le Mosche è iniziato bene e il percorso
da loro intrapreso (molto promettente) li porterà sicuramente lontano nel cammino musicale fino a scalare
alte vette.
Tracklist: 1.
Boa Viagem Capitão (intro) – 2. L’Aviateur – 3.
Santa Lucia – 4. Una Mattina – 5. Renata – 6. La Rondinella – 7- Nui – 8.
Ritorni – 9. La Vertigine Azzurra – 10. Boa Viagem Capitão (Outro)
Le Mosche sono: Giampiero Lupo alla voce, synth, chitarra elettrica, chitarra
acustica, organetto e loops; Mirco Mungari al clarinetto, sax, bouzouki, oud, tamburi
a cornice e friscaletto; Giovanna Merico al sax soprano, sax contralto e
percussioni; Lorenzo Mattei al basso e darbuka.
Biografia
Le Mosche arrivano dalle calde regioni dell’Italia meridionale e si
incontrano a Bologna. Di diversa formazione musicale, uniscono le loro
esperienze dando vita a musiche inedite ed alla reinterpretazione di brani che
spaziano dalla musica popolare in dialetto salentino, siciliano e calabrese
alla musica cantautorale italiana. La commistione di strumenti elettrici
(chitarra elettrica) ed elettronici (drum machine e synth), acustici (chitarra
acustica, sax, clarinetto) ed etnici (bouzouki, saz, daf, oud) è l’elemento
centrale del sound del gruppo, originale ed innovativo ma con uno sguardo
rispettoso alla tradizione popolare.
Anche il nome è una dichiarazione di intenti, infatti, la mosca, insetto
rifiutato per eccellenza, rappresenta l’escluso, l’emarginato che sul palco
dello spettacolo musicale, diventa protagonista.
Le Mosche sono Giampiero Lupo alla voce, synth, chitarra elettrica,
chitarra acustica, organetto e loops, Mirco Mungari al clarinetto, saz,
bouzouki, oud, tamburi a cornice e friscaletto, Giovanna Merico al sax soprano,
sax contralto e percussioni, Lorenzo Mattei al basso e darbuka.
Durante l’estate 2012 hanno auto-prodotto un Demo di 5 tracce contenenti
canzoni inedite e due canzoni popolari rivisitate. La reinterpretazione della
canzone popolare “Lu Tristu Furese” presente nel demo è stata selezionata per
la raccolta “Musica nelle Aie” edita
dall’etichetta Galletti-Boston di Faenza.
Nel 2015 uscirà il loro primo disco "Boa Viagem Capitão"
pubblicato da New Model Label.
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