Live report di Donald McHeyre
Servizio fotografico di Francesca Paolucci
Articolo già apparso sul portale Rock by
Wild:
Le sonorità progressive
nuove e classiche si incontrano al TRAFFIC LIVE CLUB di Roma.
Ad aprire la serata
c’era Alessandro Gregori, fondatore dei Venus’s
Delight, gruppo capitolino
dissetato alla fonte di Genesis, Pink Floyd, Generatori,
Alberi di Porcospino e chissà quant’altro.
Alessandro, con la sua voce a metà strada tra Peter
Hammill e Roger Chapman, (non certo due voci facili), accompagnandosi da solo
con tastiera e chitarra, ha presentato alcuni brani dell’imminente album del
gruppo, come gustoso antipasto per il successivo piatto forte, costituito dalla
musica degli Inior.
Anche Inior è
un gruppo capitolino formatosi nel 2013 dalle ceneri di Apple Device e
composto da Marco Berlenghini – guitars, vocals, Domenico Dante – bass, Daniel
Mastrovito – Keyboards, Daniele Pomo – drums e Flavio Stazi – vocals. Le loro
influenze musicali, che si rifanno a nomi classici del progressive britannico,
come YES e Van Der Graaf Generator, (ma con un
orecchio anche ai Dream Theater), sono presenti in modo evidente, ma con
gusto originale e ricercato, nel loro album già pubblicato,
“Hypnerotomachia“,
riproposto interamente sul palco del Traffic Live Club.
Per tutta la serata
il pubblico ha potuto godere di una immersione totale nelle immortali sonorità del
progressive rock in un modo intelligente e di gusto, che senza
derive nostalgiche ha saputo gettarsi nel futuro prendendo il meglio dal
passato.
Ringraziamo il
TRAFFIC LIVE CLUB per la consueta cortesia e Alessandro Gregori per il
fondamentale supporto a questo report.
Alessandro Gregori (VENUS’S DELIGHT) –
Inizio esibizione: 22:20 (Piano digitale, Chitarra acustica).
Set
List:
Izmargad song
(Brano inedito appartenente solo ad Alessandro Gregori e non ai Venus’s
delight)
Reading Hemingway
Back to the future
Jump ot not Jump (Chit.Acustica)
Fine esibizione:
22:40
*PRESENTAZIONE
ALBUM/SHOWCASE IL PROSSIMO 6 DICEMBRE
INIOR – Inizio Concerto: 23:00
Set list
Stain of Steel
Worn-Out
The Paper Ship
Mu.s.e.
From Blue To Red
Starslave Resilient
INI.OR
Dust
By This River (Cover)
Stain of Steel (BIS)
Fine concerto: 00:15
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